Desiderio sessuale ipoattivo: quando il calo della libido diventa un problema

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 12 Marzo, 2025

coppia seduta sul letto riflette

Spesso può capitare di sentirsi distanti dal sesso, non solo per qualche giorno, ma per settimane o addirittura mesi: potrebbe essere  il caso del desiderio sessuale ipoattivo.

In alcuni casi, la mancanza di interesse per l’intimità può diventare un problema reale, con conseguenze sulla vita di coppia e sul benessere personale.

Vediamo insieme di cosa si tratta, come riconoscerlo e, soprattutto, cosa fare per affrontarlo.

Cos’è il desiderio sessuale ipoattivo?

Quando il calo della libido diventa persistente, tanto da creare disagio o conflitti nella vita di coppia,  potrebbe trattarsi di disturbo da desiderio sessuale ipoattivo.

Il desiderio sessuale ipoattivo (HSDD, Hypoactive Sexual Desire Disorder) è una condizione in cui si verifica una riduzione marcata (o totale) dell’interesse verso il sesso.

Si tratta di un calo della libido persistente che può compromettere la qualità della vita sessuale, ma è una condizione più comune di quanto si possa pensare: non è qualcosa di cui vergognarsi, la sessualità non è statica, anzi cambia con il tempo, le esperienze e il contesto di vita.

La persona che sviluppa questa condizione è priva del desiderio di avviare un’attività sessuale, oppure è molto lenta nel rispondere agli input del partner – anche se può arrivare comunque ad avere in alcuni casi un rapporto sessuale.

Il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo può essere:

  • generalizzato: quando lo scarso desiderio sessuale si presenta in ogni circostanza e al variare dei partner;
  • primario: quando il soggetto ha sempre presentato il disturbo;
  • situazionale: quando la difficoltà si presenta con un solo partner o determinate circostanze ambientali particolari;
  • acquisito: quando la difficoltà si sviluppa successivamente a esperienze personali.

I sintomi del desiderio sessuale ipoattivo

I sintomi del desiderio ipoattivo, per essere definiti tali, devono essere presenti per un periodo prolungato (almeno sei mesi) e causare un impatto significativo sulla qualità della vita dell’individuo.

Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare questa condizione:

  • perdita di interesse per l’attività sessuale, anche in situazioni che prima accendevano il desiderio;
  • assenza di fantasie erotiche o pensieri sessuali, anche nei momenti di relax;
  • mancanza di eccitazione durante i preliminari o i rapporti;
  • difficoltà a rispondere agli stimoli del partner, anche se la relazione è stabile e appagante sotto altri aspetti;
  • frustrazione o disagio relativi al sesso, con conseguenze quali insicurezza, senso di colpa o problemi di coppia.

Desiderio sessuale ipoattivo: le possibili cause

Non esiste una sola ragione in grado di causare il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo: spesso si tratta di una combinazione di fattori fisici, psicologici e relazionali.

Vediamone alcuni.

Cause fisiche e ormonali

Le motivazioni fisiche dietro all’insorgenza del desiderio sessuale ipoattivo possono essere:

  • squilibri ormonali: la riduzione di testosterone (anche nelle donne), gli sbalzi estrogenici o problemi tiroidei, chepossono influenzare la libido;
  • uso di farmaci: antidepressivi, anticoncezionali o farmaci per la pressione possono interferire con il desiderio;
  • problemi di salute: diabete, malattie cardiovascolari e disturbi neurologici possono compromettere la risposta sessuale;
  • dolore durante i rapporti: condizioni come la vulvodinia o la secchezza vaginale rendono il sesso meno piacevole, portando a un progressivo disinteresse.

Cause psicologiche e emotive

Il calo del desiderio sessuale può avere origini psicologiche:

  • stress e stanchezza cronica: quando la mente è sovraccaricata di pensieri, il sesso passa in secondo piano;
  • ansia e depressione: stati d’animo negativi possono ridurre drasticamente il desiderio sessuale;
  • esperienze negative o traumi passati: se il sesso è stato vissuto con disagio in passato, il cervello può sviluppare una sorta di difesa in grado di ridurre il desiderio.

Cause personali e soggettive

Ognuno ha un trascorso personale che può avere ripercussioni sulla sfera sessuale.

Ad esempio:

  • un’educazione familiare rigida dal punto di vista religioso o sessuale;
  • preoccupazioni legate al proprio invecchiamento;
  • sindrome del vedovo/a (ovvero persone che, sentendosi in colpa nei confronti del partner defunto, riscontrano dei problemi di desiderio).

Cause relazionali

Anche il rapporto con il partner può generare questa condizione, soprattutto quando si verificano:

  • problemi di coppia: incomprensioni, rancori non risolti o una routine monotona possono spegnere l’attrazione;
  • mancanza di connessione emotiva: sentirsi distanti dal partner può ridurre la voglia di intimità;
  • aspettative irrealistiche: l’idea di una sessualità “perfetta” e sempre appassionata può creare pressione, portando all’effetto opposto.

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I fattori predisponenti per il desiderio ipoattivo

Alcune persone sono più inclini a sviluppare il desiderio sessuale ipoattivo.

I soggetti più a rischio potrebbero essere:

  • donne in menopausa, a causa dei cambiamenti ormonali che influenzano il desiderio;
  • persone che assumono farmaci a lungo termine, soprattutto antidepressivi SSRI;
  • chi ha un forte stress lavorativo o emotivo, con poco tempo per rilassarsi;
  • coppie di lunga data, dove la routine ha preso il sopravvento sulla passione iniziale;
  • persone con una storia di ansia o depressione, che possono influenzare la percezione del piacere.

Rimedi per il calo del desiderio sessuale

Esistono diverse strategie per affrontare e contrastare il desiderio sessuale ipoattivo.

Scopriamo quali possono essere le migliori per riscoprire la propria sessualità in modo naturale.

Rivolgersi ad un professionista

Per capire la reale motivazione del calo del desiderio, il primo passo è quello di ricorrere all’aiuto di un medico – soprattutto se si sospetta una causa fisica.

In secondo luogo, se si pensa che il problema è psicologico o relazionale, potrebbe essere utile un percorso con uno specialista in psicologia e sessuologia

Vivere la sessualità senza pressioni

A volte, il desiderio si riaccende quando si rimuove l’idea di dover fare sesso a tutti i costi e si torna a esplorare il piacere in modo più spontaneo, senza aspettative rigide.

Migliorare la comunicazione con il partner

Inizialmente si è portati a vedere la sfera sessuale come un tabù e molte persone temono il confronto con il partner su questi temi.

Un dialogo sincero, però, è sempre il primo passo per ritrovare complicità: parlare apertamente di ciò che si prova, senza colpevolizzare il partner, può essere di grande aiuto.

Favorire il benessere personale

Dedicarsi a piccoli momenti di piacere personale, senza sentirsi sotto pressione, può ridurre lo stress e migliorare l’umore e la risposta sessuale.

Si può ricorrere anche a tecniche di rilassamento come lo yoga e la meditazione.

Desiderio sessuale ipoattivo femminile

Il desiderio sessuale ipoattivo può riferirsi sia ai soggetti di sesso maschile che a quelli di sesso femminile.

In quest’ultimo caso, vi è un’incapacità di raggiungere e vivere con serenità le fasi considerate “normali” dell’eccitazione femminile, come il raggiungimento e il mantenimento dell’eccitazione fino alla conclusione del rapporto.

Uno dei sintomi principali di questa condizione è, infatti, la mancata lubrificazione vaginale e un’assenza di tumescenza (ovvero il rigonfiamento dei genitali in risposta all’eccitazione).

Anche per il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo femminile femminile esistono alcuni rimedi (oltre al consulto con uno specialista), tra cui:

  • esercizi di stimolazione della sensibilità vaginale;
  • esercizi di focalizzazione sensoriale;
  • miglioramento della comunicazione con il partner;
  • terapie ormonali, a base di testosterone ed estrogeni.

 Il trattamento varia sulla base delle cause identificate dal professionista e dalle caratteristiche della disfunzione sessuale nel singolo individuo.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Alberto Galia
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