Sessualità e salute mentale: come il benessere sessuale influenza mente e corpo

Federica Carbone | Autrice

Ultimo aggiornamento – 04 Settembre, 2024

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Ha ripercussioni sia sul corpo che sulla mente, eppure la sessualità è trascurata e minimizzata dai professionisti sanitari, compresi quelli della salute mentale. Al pari della salute emotiva, è considerata un’area della vita a responsabilità esclusiva del singolo individuo che, in qualche modo, ne verrà a capo. E se così non fosse?

L'intreccio tra sessualità e salute mentale

La doverosa premessa è che: salute mentale e sessualità sono interconnesse. Quello della sessualità, proprio come tanti altri bisogni delle persone, influisce sul benessere complessivo e, di conseguenza, sulla qualità di vita e sul mantenimento della salute mentale.

Rispondendo a bisogni biologici e fisiologici di piacere, riproduzione e connessione fisica, rientra tra i bisogni fisici. Soddisfacendo bisogni di intimità, amore, affetto e connessione emotiva con un partner, è strettamente legata alla sicurezza emotiva e alla costruzione di relazioni significative.

Attraverso la sessualità, si soddisfa anche il bisogno di appartenenza, creando e mantenendo relazioni intime e sentimentali che rafforzano il senso di essere parte di una coppia o di un gruppo. 

È anche un modo per esprimere la propria identità personale e orientamento sessuale; ed è legata all'autenticità e al bisogno di essere accettati per ciò che si è, inclusi i propri desideri e preferenze sessuali. Sono questi i bisogni di espressione di sé e della propria identità. Per molte persone, la sessualità può essere parte integrante del raggiungimento della propria autorealizzazione, contribuendo alla percezione di una vita piena e soddisfacente.

Infine, la sessualità, soprattutto nelle relazioni stabili, contribuisce al senso di sicurezza e stabilità sia emotiva che relazionale.

Capito che la sessualità non si limita a un’unica area di bisogni, è facile intuire che intersecando vari domini della vita, influenzerà il benessere fisico, emotivo, relazionale e psicologico.

Anche la salute mentale – ovvero quello stato di benessere emotivo, psicologico e sociale che permette agli individui di affrontare le sfide quotidiane, gestire lo stress, lavorare in modo produttivo e contribuire al benessere sia del proprio contesto sociale – sarà condizionata dal personale rapporto con la sessualità. 

Il ruolo della sessualità nel benessere psicologico

Il rapporto che si ha con la propria sessualità svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento e nel mantenimento del benessere psicologico, giacché influenza sia la qualità della vita che la percezione di sé. 

Non si tratta solo di un’attività corporea, ma di una dimensione che abbraccia l'intimità, l'affetto, la connessione emotiva e l'espressione personale. Per molte persone, una vita sessuale soddisfacente può migliorare l'umore, ridurre lo stress e rafforzare l'autostima, creando un circolo virtuoso di benessere psicofisico. 

Ecco perché è importante ricordare che il concetto di sessualità è ampio e variegato, e che supera il concetto di performatività, di quanti rapporti avere alla settimana e con quante persone. 


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Dal punto di vista scientifico, numerosi studi dimostrano che le persone che vivono una sessualità positiva e consapevole – qualsiasi cosa per loro significhi – tendono a sperimentare livelli più elevati di felicità e soddisfazione personale. Ad esempio, la produzione di ossitocina e dopamina durante l'attività sessuale contribuisce a sensazioni di piacere e legame affettivo, riducendo l'ansia e promuovendo un senso di sicurezza. 

Questi benefici non sono però limitati a chi ha rapporti sessuali frequenti, ma includono anche chi trova benessere attraverso altre forme di espressione sessuale o relazionale, come la comunicazione intima e il supporto emotivo reciproco.

Come già accennato la sessualità non è universalmente vissuta allo stesso modo. Persone che si identificano come asessuali, per esempio, traggono ugualmente beneficio da un ambiente che valorizza l'intimità e il rispetto dei propri confini, senza la necessità di un'esperienza sessuale attiva per come questa viene comunemente intesa. Questo a sottolineare l'importanza di un approccio consensuale e personalizzato alla sessualità, che tenga conto delle diverse esperienze e identità.

E quando il benessere sessuale è compromesso, ad esempio a causa di disfunzioni sessuali? Possono sorgere significative ripercussioni sulla salute mentale, generando un ciclo negativo che può peggiorare la qualità della vita. Questo aspetto verrà esplorato nel prossimo paragrafo, dove analizzeremo come le disfunzioni sessuali possano incidere profondamente sul benessere psicologico, creando ulteriori sfide per la salute mentale.

Impatto delle disfunzioni sessuali sulla salute mentale

Le disfunzioni sessuali sono disturbi che interferiscono con la capacità di una persona di vivere pienamente la propria sessualità, che non hanno a che fare col proprio orientamento, e che impattano sulla qualità dell'esperienza sessuale. 

Possono manifestarsi in varie forme, tra cui:

Tali problemi possono essere causati da una combinazione di fattori fisici, psicologici e relazionali, ma anche dall’assunzione di alcuni tipi di psicofarmaci. Nel caso in cui si dovessero riscontrare cambiamenti nella libido all’assunzione di SSRI è il caso di parlarne con il proprio psichiatra.

L’impatto delle disfunzioni sessuali sulla salute mentale può essere significativo e le persone che vivono queste difficoltà spesso sperimentano ansia, depressione, bassa autostima e un senso di inadeguatezza. 

Un uomo che soffre di disfunzione erettile, ad esempio, potrebbe sentirsi meno sicuro di sé e sviluppare una paura crescente di fallire nelle interazioni intime, il che può portare a evitare completamente l'intimità. 

Analogamente, una donna con vaginismo può sentirsi frustrata o in colpa, e tanto basta ad alimentare uno stato di ansia che peggiora ulteriormente il problema. Questi disturbi possono mettere a dura prova le relazioni, causando tensioni tra i partner e compromettendo la comunicazione e l'intimità.

Le ripercussioni psicologiche e relazionali di queste condizioni non vanno sottovalutate. La paura di non essere "normali" o di deludere i partner può portare a un circolo vizioso, che aggrava lo stress mentale peggiorando ulteriormente la disfunzione sessuale. 

Il consiglio a chiunque sospetti di avere una disfunzione sessuale è quello di rivolgersi a un medico (solitamente ginecologo/urologo), una fisioterapista o ostetrica specializzata, o uno psicologo sessuologo. Questi professionisti sanitari possono offrire diagnosi, trattamenti e lavorare in strategia per migliorare sia la salute sessuale che quella mentale, aiutando le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nelle proprie relazioni.

Un’analisi delle relazioni sessuali: dall'intimità alla casualità

Quando si inizia ad indagare il panorama delle relazioni sessuali, ne emerge la complessità che abbraccia sia l'intimità profonda delle relazioni stabili sia le dinamiche del sesso casuale. 

Le relazioni sessuali all'interno di una coppia stabile arrivano a fondare una connessione emotiva solida, dove l'intimità fisica rafforza il legame affettivo e offre un senso di sicurezza e appartenenza. Questo tipo di relazioni, se funzionali, tende a favorire un benessere psicologico duraturo, poiché il sesso è vissuto come un'espressione di amore e complicità.

D'altra parte, il sesso casuale, pur essendo per molti un'esperienza gratificante, presenta sfide e benefici che variano da persona a persona. Non approfondiremo in questa sede le dinamiche del poliamore e delle relazioni aperte etiche.

Una review del 2020 (Wesche et al.) indica che per coloro che si avvicinano al sesso casuale con aspettative realistiche e in modo consapevole, può rappresentare una fonte di piacere e divertimento senza implicazioni emotive profonde

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Per altri invece, il sesso casuale può generare sentimenti di vuoto, ansia o incertezza, specialmente se viene utilizzato come mezzo per colmare lacune emotive o per ottenere una validazione esterna. Le persone che entrano in queste dinamiche senza una chiara consapevolezza dei propri bisogni e desideri possono ritrovarsi a sperimentare una dissonanza tra l'atto fisico e il loro benessere psicologico (Lyons et al. 2015; Fielder et al. 2013; Napper et al. 2016).

Sia nelle relazioni stabili che in quelle casuali, bisogna comprendere e rispettare i propri limiti e desideri. 

Essere onesti con se stessi riguardo alle proprie aspettative può prevenire l'insorgere di sentimenti negativi e promuovere una sessualità che sia davvero soddisfacente. Per chi si trova in difficoltà nel navigare queste esperienze, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista della salute mentale per trovare il giusto equilibrio tra il desiderio di connessione e il proprio benessere emotivo.

Sessualità come strumento di cura e prevenzione

La sessualità, oltre ad essere una dimensione fondamentale dell'esperienza umana in termini di piacere e intimità, è anche strumento di cura e prevenzione nel contesto della salute mentale. 

Fin dagli albori della psicoanalisi, la sessualità è stata considerata centrale per il benessere psicologico; teorie come quelle di Sigmund Freud hanno ipotizzato che la repressione sessuale potesse essere all'origine di molte patologie mentali. 

Oggi, con l'avanzare delle ricerche scientifiche, è sempre più evidente che una sessualità vissuta in modo sano e consapevole può contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità della vita e alla prevenzione di vari disturbi mentali.

Sessualità e Benessere Psicologico

La sessualità, quando vissuta in modo positivo, può avere effetti benefici sul benessere psicologico. L'intimità sessuale che include un’ampia gamma di espressioni erotiche e di piacere fisico è un fattore chiave per il mantenimento della salute mentale. Può favorire la riduzione dello stress, migliorare l'umore e rafforzare l'autostima. 

È il caso di ribadire che questi effetti positivi non sono limitati alle persone con una vita sessuale attiva: anche coloro che si identificano come asessuali, o che non partecipano a rapporti sessuali per altri motivi, possono trarre beneficio da forme di intimità e connessione emotiva che soddisfano i loro bisogni di vicinanza e amore.

La Sessualità come Strumento di Cura

In ambito clinico, l'integrazione della sessualità come parte del trattamento psicoterapeutico rappresenta un importante strumento di cura. Affrontare le disfunzioni sessuali porta a significativi miglioramenti del benessere psicologico, anche se spesso questi problemi sessuali non sono solo sintomi di disturbi mentali preesistenti come la depressione o l'ansia, ma possono anche aggravarli se non trattati adeguatamente. 

Un approccio terapeutico che tenga conto della dimensione sessuale, in modo integrato e non giudicante, aiuta i pazienti a recuperare la fiducia in se stessi e nelle relazioni.

La Prevenzione Attraverso l'Educazione Sessuale

Oltre a essere uno strumento di cura, la sessualità può anche fungere da mezzo di prevenzione, e l'educazione sessuale gioca un ruolo di punta in questo contesto, fornendo informazioni necessarie per vivere una sessualità sana e consapevole. 

Un'adeguata educazione sessuale, fin dall’infanzia, che non si limiti alla biologia ma che includa aspetti emotivi, relazionali ed etici, sarebbe essenziale sia per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate, che per evitare il verificarsi di problematiche psicologiche legate a un'esperienza sessuale negativa o mal gestita, che per godere appieno di un’esperienza naturale dell’essere umano.

Sfide e Opportunità per il Futuro

Nonostante i benefici riconosciuti della sessualità nella cura e nella prevenzione, esistono ancora numerose sfide. 

Uno dei principali ostacoli è la mancanza di formazione adeguata dei professionisti della salute mentale in materia di sessuologia. Molti psicoterapeuti e psichiatri non ricevono una formazione sufficiente per affrontare efficacemente le questioni sessuali, il che può portare a una sottovalutazione dell'importanza di questi aspetti nella vita dei pazienti. 

Inoltre, il tabù culturale che ancora circonda la sessualità rende difficile per molti pazienti discutere apertamente dei loro problemi sessuali, ritardando così la ricerca di aiuto e il trattamento.

Per superare queste barriere, è fondamentale promuovere una visione olistica della salute mentale, che includa la sessualità come parte integrante del benessere umano. Investire in ricerca, formazione e sensibilizzazione su questi temi non solo migliorerebbe la qualità delle cure offerte, ma contribuirebbe anche a creare una società più consapevole e aperta, dove la sessualità possa essere vissuta in modo sano e gratificante.

Tabù e stigma: la sessualità nei disturbi mentali

La sessualità ha sempre generato accese discussioni, specialmente quando collegata ai disturbi mentali. Nella cultura occidentale, la sessualità è spesso avvolta da tabù e stigma, influenzati profondamente dalla religione e dalle concezioni sanitarie tradizionali, il cosiddetto "sanismo". 

Questi fattori hanno contribuito a creare un contesto in cui la sessualità dei pazienti con disturbi mentali è frequentemente ignorata, stigmatizzata o mal interpretata, con conseguenze significative per la loro qualità della vita.

Le radici religiose della cultura occidentale hanno avuto un impatto profondo sulla percezione della sessualità, associando spesso il comportamento sessuale a nozioni di peccato, colpa e vergogna. In particolare, le principali religioni monoteiste, come il cristianesimo, hanno storicamente promulgato visioni restrittive della sessualità, privilegiando il sesso all'interno del matrimonio e per fini procreativi, e condannando le altre espressioni sessuali come immorali o deviate. Questa visione ha influenzato non solo la cultura popolare, ma anche le pratiche mediche e psicologiche.

Nel contesto dei disturbi mentali, questa eredità religiosa ha portato a un doppio stigma: da un lato, i disturbi mentali sono stati spesso visti come una forma di debolezza morale o una punizione divina, dall'altro, la sessualità delle persone con tali disturbi è stata spesso considerata problematica o pericolosa. 

Di conseguenza, le esigenze sessuali e relazionali di questi pazienti sono state spesso ignorate o represse, con l'effetto di aggravare la loro sofferenza psicologica.

Oltre alla religione non va dimenticato che il sanismo, ovvero il pregiudizio contro le persone con disturbi mentali, ha ulteriormente complicato la situazione. 

Questa ideologia, che valorizza la "normalità" mentale come un ideale da raggiungere, marginalizza le esperienze di chi vive con disturbi mentali, inclusa la loro sessualità. 

Il sanismo, in questo caso, si manifesta nella tendenza a considerare le persone con disturbi mentali come asessuate o sessualmente disordinate. In molti contesti clinici, la sessualità dei pazienti non viene discussa o viene vista come un sintomo da sopprimere piuttosto che come una dimensione da comprendere e integrare nel trattamento.

Questo approccio riduzionista è problematico perché non solo nega la complessità della sessualità umana, ma può anche peggiorare le condizioni dei pazienti. Ad esempio, la disfunzione sessuale indotta da farmaci psicotropi, come gli antidepressivi, è un problema ampiamente documentato che può portare a una diminuzione della qualità della vita e alla non aderenza ai trattamenti. Tuttavia, molti professionisti della salute mentale non ricevono una formazione adeguata per affrontare questi effetti collaterali, lasciando i pazienti senza il supporto necessario.

Conclusioni: verso un benessere integrato

Sessualità e salute mentale sono aspetti inscindibili del benessere umano profondamente interconnessi l’uno con l'altro. Trascurare o reprimere questa dimensione può portare a ripercussioni (anche molto) negative sulla salute mentale, generando ansia e influendo su depressione e bassa autostima. La sessualità vissuta in modo sano e consapevole, invece, può essere strumento sia di cura che di prevenzione, migliorando l'umore, riducendo lo stress e rafforzando l'autostima.

L'approccio alla sessualità nei contesti clinici e sociali, dunque, necessita di un cambiamento. 

Le influenze storiche della religione e del sanismo hanno contribuito a creare una cultura in cui la sessualità, specialmente quella delle persone con disturbi mentali, è spesso stigmatizzata o ignorata. Questo perpetua una visione riduzionista e limitata della sessualità che nega la sua complessità e il suo ruolo nel benessere o nel malessere degli individui.

Per promuovere un vero benessere integrato, è necessario che i professionisti della salute mentale siano adeguatamente formati per affrontare la sessualità (compresi gli orientamenti sia sessuali che affettivi) in tutte le sue sfaccettature. Ciò include non solo il riconoscimento e il trattamento delle disfunzioni sessuali, ma anche l'educazione dei pazienti riguardo all'importanza della sessualità per la loro salute mentale e il supporto nella gestione delle sfide che possono incontrare in quest'area.

Non solo i professionisti della salute mentale sono chiamati ad un cambio di paradigma, anche la società civile deve mettere in campo un impegno collettivo per superare i tabù culturali e lo stigma che ancora circondano la sessualità, in particolare quella delle persone con disturbi mentali. 

Creare un ambiente in cui la sessualità possa essere discussa apertamente e senza giudizio dovrebbe essere all’ordine del giorno per garantire che tutti possano godere di una sessualità sana e soddisfacente, che a sua volta contribuirà a un maggiore benessere mentale, fisico e relazionale.

Solo attraverso un approccio olistico e inclusivo si potrà garantire che ogni individuo, indipendentemente dalle proprie condizioni di salute mentale, possa vivere una vita piena e soddisfacente, in cui la sessualità gioca un ruolo centrale e positivo.

Federica Carbone | Autrice
Scritto da Federica Carbone | Autrice

Scrivo di salute mentale dal 2015 quando, per prima in Italia ho iniziato a parlare di guarigione dal disturbo borderline di personalità come ex paziente. Questo mi ha permesso di attirare l'attenzione dei professionisti che mi hanno invitata a portare la mia testimonianza in giro per il Paese.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Federica Carbone | Autrice
Federica Carbone | Autrice
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