Il legame familiare è spesso considerato un pilastro nella vita di ognuno, eppure, a volte, questo legame può trasformarsi in un peso insostenibile.
Interrompere i rapporti con i propri genitori o altri familiari, infatti, è una scelta dolorosa e complessa, che richiede coraggio e consapevolezza.
In questo articolo cercheremo di comprendere le ragioni che possono portare a questa decisione, le sue implicazioni e come affrontarne le conseguenze.
Allontanarsi dalla famiglia per ascoltare i propri bisogni
La decisione di limitare o interrompere i contatti con i propri genitori è una scelta estremamente personale, spesso motivata da esperienze dolorose e difficili.
Ogni situazione è unica e richiede un'analisi individuale, ma le motivazioni comuni possono essere le seguenti:
- negligenza: mancanza di cure adeguate, affetto o sostegno emotivo durante l'infanzia o l'adolescenza;
- tossicità: comportamenti manipolatori, controllanti o distruttivi che minano l'autostima e il benessere emotivo;
- conflitti irrisolvibili: disaccordi profondi e persistenti che impediscono una relazione sana e costruttiva;
- differenze inconciliabili: valori, stili di vita o aspettative di vita troppo diverse per poter coesistere pacificamente.
Come sottolinea Carly Harris, terapeuta familiare, “non avere contatti con un familiare di solito significa dare priorità alla propria salute mentale e stabilire un limite”: è un modo per proteggersi da situazioni tossiche e creare uno spazio più sano nella propria vita.
Ma quali possono essere i benefici di questa scelta? Ecco alcuni esempi:
- protezione: allontanarsi da una situazione tossica può proteggere la propria salute mentale e fisica;
- autonomia: avere più spazio per sviluppare la propria identità e costruire relazioni più sane;
- pace interiore: liberarsi dal peso emotivo di una relazione conflittuale;
- miglioramento del benessere: ridurre lo stress e l'ansia legati alla relazione con i genitori.
Invece, quali difficoltà possono essere riscontrate? Vediamole di seguito:
- senso di colpa: molte persone provano un forte senso di colpa per aver interrotto i rapporti con i genitori, anche se giustificato;
- solitudine: sentirsi isolati e mancare il sostegno familiare,
- giudizi: affrontare il giudizio degli altri, che potrebbero non comprendere le ragioni di questa scelta;
- processo di lutto: elaborare la perdita della relazione con i genitori, anche se dolorosa.
La decisione di interrompere i contatti può essere complessa e generare disagio e lavorare con un terapeuta può essere di grande aiuto in questa fase, fornendo gli strumenti necessari per affrontare le proprie emozioni e prendere decisioni consapevoli.
Il professionista può aiutare a comprendere le motivazioni profonde che hanno portato a questa scelta e a sviluppare strategie per gestire le eventuali difficoltà.
I segnali da non sottovalutare se si valuta l'allontanamento di un familiare
Prendere le distanze può essere un'opportunità per rivalutare la propria situazione e le proprie priorità: come afferma Harris "potrebbe essere necessario allontanarsi temporaneamente da alcune relazioni familiari per concentrarsi sul proprio benessere e su altri aspetti della vita."
Prima di prendere decisioni significative, è cruciale dedicare del tempo all'introspezione. È importante chiedersi: ho fatto tutto il possibile per migliorare la situazione? Ho espresso chiaramente i miei bisogni? Ho posto dei limiti? Solo attraverso un'attenta analisi di questi aspetti si può prendere una decisione consapevole.
Ecco alcuni segnali che possono indicare che è arrivato il momento di allontanarsi:
Dinamica disfunzionale della relazione
Si sta iniziando a percepire più chiaramente qual è la difficoltà che si prova nella situazione e questa nuova consapevolezza può portare a un punto di svolta, in cui si comprende che non si è responsabili del comportamento altrui e si ha il diritto di prendersi cura di sé.
Ultima spiaggia
Quando tutte le altre possibilità sono state esaurite, il non contatto può diventare una necessità.
"Dopo aver stabilito dei limiti, aver lavorato su meccanismi di difesa e aver provato altre strade senza ottenere risultati, il non contatto potrebbe essere l'unica via per proteggere la propria salute mentale", afferma Harris.
Qualora un familiare continui a cercare un contatto nonostante la chiara volontà di interrompere la relazione, è opportuno ribadire i propri limiti e affidarsi alla propria rete di supporto: amici e parenti possono offrire conforto e comprensione, aiutando a superare questo momento difficile.
Rifiuto di dinamiche familiari socialmente accettate
Spesso i legami familiari sono caratterizzati da una complessità di dinamiche, con aspetti sia positivi che negativi, e quando gli elementi negativi cominciano a prevalere può essere utile prendere in considerazione un allontanamento temporaneo.
Il fenomeno potrebbe essere riconducibile a un profondo cambiamento nelle percezioni della famiglia tra le diverse generazioni.
Come osserva Becca Bland, che ha fondato un gruppo di estraniazione senza scopo di lucro chiamato Stand Alone, le persone più anziane tendono a privilegiare il senso del dovere familiare, tollerando anche dinamiche disfunzionali.
Al contrario, le giovani generazioni attribuiscono maggiore importanza alla qualità delle relazioni, cercando di instaurare legami autentici e sani, piuttosto che sentirsi obbligate a mantenere rapporti superficiali o dannosi.