Prepararsi ad un cammino: consigli e segreti per un'esperienza indimenticabile

Emanuela Spotorno | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Agosto, 2024

tre ragazzi camminano insieme

Intraprendere un cammino in più tappe non è solo un'attività fisica, ma un'esperienza che arricchisce profondamente sotto diversi punti di vista. 

Camminare per giorni o settimane consente di immergersi nella natura, riscoprire il valore della lentezza e del silenzio, riflettere su sé stessi al ritmo del proprio respiro. Ci educa all’essenzialità e ci consente di apprezzare le cose veramente importanti. 

Ogni passo diventa un'occasione per esplorare nuovi luoghi, incontrare persone diverse e approfondire la conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti e soprattutto ci fa riscoprire il gusto dell’avventura e della gestione dell’imprevisto.

Tuttavia, per godere appieno di questa esperienza, è necessaria una preparazione accurata. In questa guida, esploreremo i vari aspetti della preparazione, dall'allenamento fisico alla scelta dell'attrezzatura, fino a scoprire i cammini più affascinanti in Italia e all'estero.

Come allenarsi per un cammino

Intraprendere un cammino in più tappe richiede non solo una forte motivazione mentale, ma anche una preparazione fisica adeguata. Il corpo deve essere pronto a sostenere lunghe camminate su terreni spesso irregolari, affrontando dislivelli e condizioni climatiche diverse. 

Un allenamento mirato non solo aiuta a prevenire infortuni, ma rende l'esperienza più piacevole e gratificante. È importante iniziare a prepararsi con sufficiente anticipo, per permettere al corpo di adattarsi gradualmente alle nuove sollecitazioni. 

Normalmente viene consigliato di partire con l’allenamento almeno 6 mesi prima della partenza, che può ridursi a 2 o 3 mesi per chi è già un camminatore abituale.

Di seguito, alcuni consigli pratici per allenarsi efficacemente e affrontare il cammino con la giusta preparazione.

Camminare regolarmente

La base dell'allenamento è naturalmente il camminare. È consigliabile iniziare con passeggiate di breve durata, aumentando progressivamente la distanza e la durata delle uscite. Ecco alcuni suggerimenti:

  • iniziare con brevi passeggiate: dedicarvi almeno tre volte a settimana, aumentando gradualmente il tempo fino a raggiungere camminate di 1-2 ore;
  • modificare alcune abitudini: utilizzare i tragitti quotidiani percorsi con i mezzi o l'auto, ad esempio per recarsi al lavoro, come occasione per andare a piedi, inoltre preferire le scale all’ascensore;
  • camminare a ritmo sostenuto: mantenere un passo che permetta contemporaneamente di parlare senza sforzo, e che faccia lavorare il cuore e i muscoli.

Allenamento su terreno vario

Per simulare le condizioni reali del cammino, è importante allenarsi su terreni vari:

  • camminare su sentieri: cercare sentieri nei parchi o aree naturali vicine. I terreni irregolari aiutano a rafforzare i muscoli stabilizzatori e migliorano l'equilibrio;
  • affrontare dislivelli: se possibile, includere salite e discese nel percorso di allenamento. Le salite rafforzano i muscoli delle gambe e aumentano la resistenza cardiaca, mentre le discese aiutano a migliorare la tecnica e la stabilità;
  • varietà di superfici: alternare tra asfalto, terra battuta, ghiaia e prati. Questo aiuta i piedi e le caviglie ad adattarsi a diverse condizioni e terreni.

Allenamento con esercizi mirati

Oltre alla camminata, è preferibile includere esercizi di forza nel programma di allenamento per prepararsi ad un cammino:

  • squat e affondi: questi esercizi rafforzano i muscoli delle gambe e i glutei, fondamentali per affrontare lunghe camminate e dislivelli;
  • esercizi per il core: plank, sit-up e altri esercizi per gli addominali e la parte bassa della schiena migliorano la stabilità e la postura, riducendo il rischio di dolori e infortuni;
  • allenamento con pesi: utilizzare pesi leggeri o bande elastiche per esercizi di resistenza, concentrandosi su braccia, spalle e schiena, che dovranno sostenere il peso dello zaino durante il cammino.

Stretching e flessibilità

Lo stretching è fondamentale per prevenire infortuni e migliorare la flessibilità. Dopo l'allenamento, dedicare almeno 10-15 minuti allo stretching statico. Concentrarsi sui principali gruppi muscolari usati durante la camminata: polpacci, cosce, fianchi e schiena.

Lo stretching sarà inoltre molto utile durante il cammino, al termine di ogni tappa, per favorire il rilassamento dei muscoli.

Prepararsi ad un cammino: l’attrezzatura

Una delle chiavi per vivere un cammino in modo piacevole e senza intoppi è la preparazione accurata dello zaino e dell'attrezzatura necessaria. Affrontare un cammino di più tappe richiede infatti di portare con sé tutto il necessario per essere autosufficienti, ma allo stesso tempo di non sovraccaricarsi con pesi inutili. 

L'equilibrio tra il peso dello zaino e l'essenzialità degli oggetti che si trasportano è fondamentale. Infatti, un’attrezzatura ben scelta può fare la differenza. 

ragazzo-fa-cammino-di-santiago

Lo zaino

Scegliere uno zaino ergonomico e leggero, con una capacità adeguata alla durata del viaggio (indicativamente 60-70 litri).

Il peso dello zaino non dovrebbe mai superare il 15% del proprio peso corporeo, in generale possiamo dire che il peso massimo complessivo dovrebbe oscillare tra gli 8 kg e i 12 kg circa, un peso superiore sarebbe davvero difficile da gestire e sopportare per tutto il cammino.

Ma cosa mettere nello zaino? Scopriamo insieme un elenco di oggetti indispensabili, tenendo presente che ogni persona ha le proprie esigenze, pertanto la lista va sempre “personalizzata” senza cadere nel superfluo:

  • magliette tecniche (3 paia);
  • pantaloni da trekking (con possibilità di convertirli in pantaloncini, 3 paia);
  • intimo (ad asciugatura rapida, 4/5 paia);
  • calzini da trekking (4/5 paia);
  • felpa o pile;
  • giacca impermeabile e antivento;
  • cappello per il sole o cappello invernale (a seconda del periodo o del cammino scelto);
  • guanti (se si cammina in periodi freddi);
  • borraccia (o sistema di idratazione, come una sacca idrica);
  • sacco a pelo;
  • copri zaino impermeabile;
  • calzature comode post escursione (es. infradito o ciabatte);
  • bastoncini da trekking;
  • occhiali da sole;
  • crema solare e burrocacao con protezione UV;
  • coltellino multiuso;
  • torcia;
  • asciugamano in microfibra;
  • spazzolino e dentifricio;
  • sapone biodegradabile (che ci servirà sia per lavare noi stessi che gli indumenti):
  • carta igienica o fazzoletti;
  • kit di primo soccorso (cerotti, disinfettante, analgesici, pinzette, ecc.);
  • salviette umidificate;
  • piccola trousse da toilette (con i necessari articoli da toeletta in miniatura, ago e filo).

È opportuno preparare lo zaino in modo efficace, per esempio, gli accessori per la pioggia devono all’occorrenza essere facilmente accessibili, così come la borraccia. Mentre il necessario per dormire può essere riposto in fondo allo zaino.

Inoltre è essenziale informarsi sulle condizioni climatiche medie del periodo in cui si effettuerà il cammino per regolarsi con l’attrezzatura (es. portare con sé il repellente per zanzare in zone soggette, oppure utilizzare una giacca più pesante per il freddo).

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L’attrezzatura proposta è pensata per chi decide di effettuare il cammino appoggiandosi a strutture per il pernottamento e per mangiare.

Per chi lo desidera è anche possibile percorrere la maggior parte dei cammini pernottando nella propria tenda, in questo caso bisogna però informarsi adeguatamente e aggiungere materiale specifico.

Le scarpe

Le scarpe che si useranno durante il cammino non sono solo un accessorio, ma la base stessa su cui si fonda il successo e il comfort del viaggio. Le scarpe più indicate sono quelle da trekking, ne esistono diverse tipologie, la scelta dovrà essere fatta in base alla comodità del proprio piede e in base al cammino che si deciderà di fare. 

È fondamentale non utilizzare scarpe nuove, anche le scarpe più costose e tecnicamente avanzate possono causare problemi se non sono state adeguatamente collaudate. 

Le scarpe nuove dovrebbero essere indossate per diverse settimane prima del cammino effettivo, per consentire al materiale di ammorbidirsi e adattarsi ai piedi.


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Cammini in Italia

Dopo aver esplorato nel dettaglio come allenarsi adeguatamente per affrontare un cammino e come preparare lo zaino e l'attrezzatura necessaria, è giunto il momento di presentare alcuni dei più famosi cammini.

L'Italia offre una varietà di cammini per tutti i gusti e livelli di difficoltà. Ecco alcuni dei più famosi:

  • la via Francigena: è un antico percorso di pellegrinaggio che parte da Canterbury, in Inghilterra, e attraversa l'Europa fino a Roma ed ha una lunghezza totale di 1800 km. L'itinerario italiano è particolarmente affascinante, snodandosi attraverso suggestive regioni come la Valle d'Aosta, la Toscana e il Lazio. Lungo il cammino, si possono ammirare spettacolari paesaggi naturali, storici borghi medievali e importanti luoghi di culto. La Via Francigena è ideale per chi cerca un viaggio ricco di storia e spiritualità, e la preparazione deve includere un allenamento adeguato, vista la lunghezza e la varietà del percorso, e una buona pianificazione delle tappe e delle strutture di accoglienza;
  • Il cammino degli Dei (o Via degli Dei): è un affascinante percorso escursionistico che collega Firenze a Bologna, attraversando l'Appennino tosco-emiliano. Il percorso è lungo circa 130 km e offre un'esperienza unica che unisce bellezza naturale, storia e cultura;
  • la Grande Traversata Elbana (GTE): è un percorso che attraversa l'isola d'Elba, offrendo un'esperienza unica di esplorazione tra mare e montagna. Questo cammino permette di scoprire la straordinaria biodiversità dell'isola, passando attraverso boschi, spiagge e panorami mozzafiato. Il percorso principale si estende per circa 60 km, con diverse varianti che permettono di personalizzare l'itinerario. La GTE richiede un buon livello di preparazione fisica e una pianificazione attenta delle tappe e dei punti di ristoro. È l'ideale per chi cerca un'avventura immersa nella natura.

Cammini all’estero

Per chi desidera esplorare oltre i confini italiani, ci sono numerosi cammini celebri in tutto il mondo:

  • Il Cammino di Sant'Olav, o St. Olavsleden: è un intreccio di numerosi percorsi di pellegrinaggio, il più battuto dei quali è il Gudbrandsdalen che attraversa il sud della Norvegia, partendo da Oslo e culmina nella città di Trondheim, presso la Cattedrale di Nidaros, dove si trova la tomba di Sant'Olav, il patrono di Norvegia. Questo cammino si estende per circa 650 km, passando attraverso foreste, campi, fiumi e montagne;

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  • l'Appalachian Trail: è uno dei sentieri escursionistici più lunghi e difficili al mondo, estendendosi per circa 3.500 km lungo la catena montuosa degli Appalachi, negli Stati Uniti.

Il Cammino di Santiago

Il Cammino di Santiago, è uno dei percorsi di pellegrinaggio più famosi al mondo. Questo storico itinerario, che culmina presso la cattedrale di Santiago de Compostela in Spagna, è percorso ogni anno da migliaia di pellegrini provenienti da tutto il globo.

Esistono diverse varianti del Cammino, tra cui il Cammino francese, il Cammino portoghese, il Cammino del nord e molti altri, ognuno con le proprie peculiarità e livelli di difficoltà. Il percorso considerato “classico” è quello francese, lungo circa 800 km, tradizionalmente suddiviso in circa 25/30 tappe.      

Percorrere il Cammino di Santiago significa immergersi in una profonda esperienza spirituale e culturale, attraversando paesaggi mozzafiato, villaggi pittoreschi e città storiche. Inoltre è un cammino che consente, più di altri, di incontrare tante persone e poter condividere con loro parte del cammino.

Ma come prepararsi al cammino di Santiago? Così come descritto in precedenza, occorre allenarsi adeguatamente e preparare l'attrezzatura con cura.

Emanuela Spotorno | Editor
Scritto da Emanuela Spotorno | Editor

Amo da sempre i libri e la lettura e negli ultimi anni mi sono appassionata a tematiche legate al benessere, all'alimentazione e al mondo Pet. Finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi coinvolgono ed appassionano.

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in Attività fisica

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