Intossicazione alimentare: cos'è
L'intossicazione alimentare
è una condizione patologica causata dall'ingestione di cibi o bevande contaminati da agenti patogeni come batteri, virus, parassiti o tossine prodotte da microrganismi
Nella maggior parte dei casi di intossicazione alimentare, il cibo è contaminato da batteri, come la
salmonella o l’
Escherichia coli o da virus, come il
Norovirus.
L'intossicazione
può variare da forme lievi a casi più gravi, specialmente in individui immunocompromessi, bambini e anziani. La prevenzione è fondamentale e include l'adozione di misure igieniche nella manipolazione e nella conservazione degli alimenti.
Intossicazione alimentare: sintomi
I
sintomi dell’intossicazione alimentare possono evidenziarsi poche ore dopo l’ingestione dei cibi contaminati o manifestarsi in tempi successivi,anche a distanza di giorni,e la cui durata è variabile da uno a 10 giorni.
I sintomi accusati sono:
Nei casi più gravi ripetuti episodi di vomito e diarrea possono determinare disidratazione. Spesso è inoltre presente astenia,ovvero stato di debolezza muscolare diffusa a tutto il corpo.
Gli individui maggiormente a rischio di intossicazione alimentare sono gli anziani,le donne in gravidanza, lattanti e bambini piccoli, a causa di un sistema immunitario immaturo, persone affette da patologie croniche, con ridotta capacità del sistema immunitario.
I cibi particolarmente soggetti alla contaminazione che non andrebbero maneggiati, ma conservati e cotti in modo corretto sono:
- carne cruda e pollame
- cibi pronti come salumi affettati, paté, formaggi freschi e panini preconfezionati
- prodotti caseari, come le uova e il latte.
Le cause dell'intossicazione alimentare
Il cibo può contaminarsi in qualsiasi fase della sua produzione, elaborazione o cottura. Le cause di intossicazione alimentare possono essere determinate da:
- cottura incompleta del cibo (specialmente pollame e carne di maiale)
- scorretta conservazione del cibo che necessita una temperatura inferiore ai 5°C
- contatto del cibo con una persona malata o con mani sporche
- consumazione di cibo scaduto
- contaminazione incrociata (la trasmissione di germi dal cibo contaminato).
Quali sono le fonti di contaminazione?
L’intossicazione alimentare è di solito causata dai batteri. I tipi comuni di batteri sono:
Intossicazione alimentare: tipologie
L’
intossicazione alimentare di solito è causata da batteri, ma può a volte essere causata anche da virus o parassiti. Le infezioni più comuni sono:
Campylobacter
I batteri Campylobacter sono la causa più comune di intossicazione alimentare. I batteri si trovano di solito sulla carne cruda o poco cotta (in particolare il pollame), il latte crudo e l’acqua non trattata.
Il periodo di incubazione per l’avvelenamento alimentare da Campylobacter è di solito dai due ai cinque giorni. I sintomi di solito durano meno di una settimana.
Salmonella
I batteri della Salmonella si trovano spesso nella carne cruda o poco cotta, le uova crude, il latte e altri prodotti caseari. Il periodo di incubazione è di solito tra le 12 e le 72 ore. I sintomi di solito durano circa dai quattro ai sette giorni.
Listeria
I batteri Listeria possono essere trovati in una vasta gamma di prodotti pronti all’uso, tra cui panini preconfezionati, affettati e paté, formaggi molli (come il Brie e il Camembert).
Tutti questi alimenti dovrebbero essere consumati entro la data di scadenza. Il periodo di incubazione può variare notevolmente, da pochi giorni a diverse settimane. I sintomi di solito passano entro tre giorni.
Escherichia coli
L’Escherichia coli, spesso conosciuto come E. coli, sono dei batteri che si trovano nel sistema digestivo di molti animali, compreso l'uomo. La maggior parte dei ceppi sono innocui, ma alcuni possono causare gravi malattie.
La maggior parte dei casi di intossicazione alimentare da E. coli si verificano dopo aver mangiato carne di manzo cotta (in particolare carne tritata, hamburger e polpette) o dopo aver bevuto latte crudo.
Il periodo di incubazione per l'avvelenamento alimentare causato da E. coli è tipicamente di uno sino a otto giorni. I sintomi di solito durano per un paio di giorni o settimane.
Shigella
I batteri
Shigella possono contaminare qualsiasi cibo che è stato lavato in acqua contaminata. I sintomi di solito si sviluppano entro sette giorni dopo aver mangiato cibo contaminato e durano per un massimo di una settimana.
Un'infezione causata da batteri Shigella è conosciuta anche come dissenteria bacillare o shigellosi.
Stafilococco
Lo
Stafilococco è un batterio molto resistente al sale e quindi bisogna fare molta attenzione agli insaccati, il latte e i formaggi e i cibi poco cotti in generale.
Il tempo di incubazione dell’infezione da stafilococco si manifesta già dopo 6 ore dall’assunzione del cibo contaminato. I sintomi sono simili a quelli di altri batteri, ossia
nausea,
vomito,
diarrea e crampi allo stomaco. Di solito l’infezione si risolve nel giro di 3 o 4 giorni.
Norovirus
Il virus che causa più comunemente la diarrea e il vomito è il Norovirus. Si diffonde da persona a persona, attraverso il cibo o l’acqua contaminata. I frutti di mare crudi, in particolare le ostriche, sono una fonte di infezione.
Il
periodo di incubazione dura in genere dalle 24 alle 48 ore e i sintomi di solito passano in un paio di giorni.
Le infezioni parassitarie che possono essere diffuse attraverso alimenti contaminati sono:
-
giardiasi: giardiasi è un'infezione causata da un parassita chiamato Giardia intestinalis
-
criptosporidiosi: un'infezione causata da un parassita chiamato Cryptosporidium
-
ameobiasis: un tipo di dissenteria causata da un parassita unicellulare chiamato Entamoeba histolytica
I sintomi di intossicazione alimentare causata da un parassita si sviluppano di solito entro 10 giorni dopo aver mangiato cibo contaminato, anche se a volte posso passare settimane prima di avvertire malessere.
Cura
I
trattamenti per l'intossicazione alimentare prevedono in primo luogo il
reintegro dei liquidi persi e degli elettroliti, quali
sodio,
calcio e
potassio.
Nei casi gravi e persistenti della sintomatologia è opportuno recarsi in ospedale. Nei casi in cui sia stato accertata la natura batterica dell’intossicazione, mediante opportune ricerche quali la coprocoltura o una emocultura, verrà effettuata una antibioticoterapia mirata.
Rimedi naturali
Oltre ai reintrodurre i liquidi e seguire una dieta leggera, esistono dei
rimedi naturali che possono aiutare a recuperare più velocemente. Per alleviare la nausea e il vomito si può utilizzare una tisana fatta con la
radice di zenzero che allevia i problemi di tipo digestivo.
In caso di crampi addominali è consigliato assumere il finocchio, anch’esso sotto forma di tisana, che serve per assorbire il gas che si forma nell’intestino e che causa i crampi addominali.
Per quanto riguarda la diarrea, il rimedio ottimale è il mirtillo, sia fresco che essiccato. Se si decide di utilizzare quello essicato, va assunto sotto forma di infuso e ne vanno consumate due tazze al giorno lontano dai pasti.
Intossicazione alimentare in gravidanza
L’
intossicazione alimentare in gravidanza, può portare delle complicazioni. Durante la
gravidanza, la donna è più vulnerabile perché il sistema immunitario si comporta in maniera differente a causa della presenza del feto.
Ci sono molte intossicazioni più pericolose tra cui:
-
La listeriosi – Porta di solito alla morte del feto se contratta nei primi 3 mesi della gravidanza e provoca parto prematuro se contratta dopo i 3 mesi.
-
La salmonellosi – Non è grave di solito, ma può diventarlo nel caso in cui si contragga la Salmonella typhi ( nota come tifo) che può portare a parto prematuro.
-
La toxoplasmosi – È un’infezione con sintomi molto lievi ma in gravidanza causa aborto, malformazioni del feto, danni celebrali o cecità.
In caso di intossicazione alimentare durante la gravidanza, contattare immediatamente il proprio medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Prevenzione
L'intossicazione alimentare può essere prevenuta seguendo alcune semplici regole, quali:
- lavarsi sempre le mani prima di preparare qualunque cibo;
- lavare gli strumenti da cucina con acqua calda e detersivo dopo averli usati per preparare qualunque tipo di carne o pesce;
- non scongelate la carne a temperatura ambiente, piuttosto lasciare che si scongeli lentamente in frigorifero o scongelarla rapidamente in un forno a microonde e cucinarla subito;
- evitare cibi crudi marinati, la carne, il pesce o le uova crude.
Inoltre, NON bisogna MAI:
- mangiare alcun cibo che abbia un odore o un aspetto avariato o cibi da contenitori rotti o da barattoli con coperchio estroflesso; regolare il frigorifero a + 4°C;
- mangiare mai carne già cucinata o latticini che sono stati mantenuti al di fuori del frigorifero per più di due ore.