Come metallo il cromo non presenta una tossicità particolarmente elevata, ma i suoi composti solubili lo sono di più, specie l’acido cromico, i cromati e i bicromati.
Il cromo entra nell'aria, nell'acqua e nel terreno in forma di cromo (III) e cromo (VI), creatisi attraverso processi naturali o attività umane, tra queste, quelle che aumentano le concentrazioni di cromo (III) sono: lavorazione di acciaio, cuoio e tessuti.
Il cromo (III) è un elemento essenziale per gli organismi dal momento che può interrompere il metabolismo dello zucchero e causare problemi al cuore, quando la dose quotidiana è troppo bassa. Il cromo (VI) è soprattutto tossico per gli organismi. Può alterare i materiali genetici e causare il cancro.
Le persone possono essere esposte a cromo con la respirazione, mangiando o bevendo ed attraverso il contatto della pelle con cromo o composti di cromo.
Per la maggior parte delle persone il consumo di alimenti che contengono cromo (III) consiste nella via principale di assunzione di cromo, dal momento che il cromo (III) è presente in molte verdure, frutte, carni, lieviti e farinacei.
I soggetti esposti al rischio solitamente lavorano nei seguenti settori: metallurgia, vernici, inchiostri, cemento, elettronica, legnami, fibre tessili, esplosivi. L’azione dei composti solubili è caustica, tossica e allergizzante; si calcola che più del 20% dei lavoratori esposti a intorssicazione da cromo siano colpiti da dermatiti.
Il cromo (VI) é un pericolo per la salute umana, principalmente per le persone che lavorano nell'industria tessile e siderurgica. Anche le persone che fumano tabacco hanno una maggiore probabilità di esposizione al cromo e a seguito di inalazione esso può causare irritazione e sanguinamento del naso.
Tra i sintomi e i segni da esposizione al cromo si annoverano:
Il cromo e la maggior parte dei composti del cromo trivalente sono stati elencati dal programma nazionale di tossicologia (NTP) come aventi insufficienti prove di carcinogenicita' negli animali da laboratorio.
Una esposizione cronica al cromo può portare anche a dermatiti con edemi su tutto il corpo, in particolare nelle zone maggiormente esposte. Inoltre, si possono avare, se l’esposizione è anche orale, gengiviti, periodontiti, piorrea, caduta dei denti, tumori al tratto respiratorio superiore e inferiore. Naturalmente, si avranno danni anche alla cavità nasale con conseguente scomparsa del senso dell’olfatto e delle volte di quello del gusto.
Se il cromo entra in contatto diretto con la pelle, si possono avere delle ferite di grave entità che penetrano nei tessuti sottostanti danneggiandoli gravemente. Tali feriti sono conosciute con il nome di ulcere da cromo. Tali ferite, essendo aperte, possono diventare terreno fertile per infezioni secondarie che possono portare alla morte.
L’effetto a lungo termine più noto è quello del tumore ai polmoni e in generale ai tratti respiratori. Infatti le esalazioni di cromo causano notevoli danni ai tessuti respiratori. Inoltre, oltre che al tumore si possono avere delle malattie croniche come bronchiti, riniti e sinusiti.
In conclusione, per i casi di esposizione involontaria è importante la prevenzione mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione che impediscano qualsiasi contatto tra il cromo e il nostro organismo