I mitocondri sono degli organelli cellulari, principalmente deputati alla produzione di energia attraverso una serie di reazioni biochimiche che prendono il nome di respirazione cellulare, e che terminano con la formazione di una molecola ad alto contenuto energetico: l’ATP (adenosina trifosfato). All’interno dei mitocondri avvengono anche altri processi, quali:
I mitocondri hanno forma allungata, e si trovano nel citoplasma cellulare, in numero variabile in relazione al tipo di cellula. Alcuni tipi di cellule sono privi di mitocondri, come gli eritrociti (globuli rossi) maturi, altre invece ne sono ricchissime, come le cellule muscolari e i neuroni, poiché muscoli e cervello necessitano di molta energia. Nelle piante e nei lieviti, inoltre, possono combinarsi tra loro e fondere, in base alle esigenze delle cellule.
La struttura dei mitocondri massimizza la loro produttività, infatti contengono:
La respirazione cellulare è un processo costituito da diverse reazioni biochimiche volte a produrre energia, che utilizzano come substrati le molecole semplici ottenute dalla digestione e dalla successiva degradazione dei nutrienti introdotti con la dieta.
La respirazione cellulare può essere suddivisa in varie fasi:
Nella glicolisi, una molecola di glucosio viene scissa per produrre due molecole di piruvato e quattro molecole di ATP (oltre ad altre molecole dette coenzimi). Le molecole di piruvato vengono poi trasportate nel mitocondrio, grazie a dei trasportatori della membrana interna, e decarbossilate. La decarbossilazione produce gruppi acetile che vengono utilizzati per formare l’acetil-coenzima A, il quale entra nella fase successiva della respirazione cellulare: il ciclo di Krebs.
Le reazioni del ciclo di Krebs producono molecole di NADH e FADH2, deputate al trasporto degli elettroni. Inizia così l’ultima fase della respirazione cellulare, cioè la fosforilazione ossidativa. La fosforilazione ossidativa ha luogo grazie ad una serie di complessi enzimatici presenti nella membrana interna del mitocondrio.
Gli elettroni trasportati da NADH e FADH2 vengono utilizzati dai complessi enzimatici per generare una differenza nella concentrazione di protoni fra la matrice e lo spazio intermembrana del mitocondrio, detta gradiente protonico. La generazione del gradiente protonico rende possibile la formazione di acqua a partire dall’ossigeno, e anche la produzione dell’ATP. Infatti il gradiente di protoni è ciò che consente al complesso enzimatico noto come ATP sintasi di funzionare, e formare le molecole di ATP. A partire da una sola molecola di glucosio, al termine della respirazione cellulare, considerate alcune inevitabili perdite energetiche durante il processo, vengono prodotte 30-32 molecole di ATP.