L’emoglobina glicosilata si occupa del controllo a lungo termine del diabete mellito.
Si tratta di quell’emoglobina a cui è legato il glucosio. Il livello di emoglobina glicosilata aumenta nei globuli rossi delle persone con diabete mellito scarsamente controllato.
Dal momento in cui il glucosio rimane attaccato all’emoglobina per tutta la durata della vita di un globulo rosso (normalmente circa 120 giorni), il livello di emoglobina glicosilata rispecchia il livello medio di glucosio nel sangue sui tre mesi precedenti.
Il normale livello di emoglobina glicosilata è meno del 7%. I diabetici raggiungono raramente certi livelli, ma controlli più severi mirano al raggiungimento di livelli più o meno vicini.
Con livelli sopra il 9% si ha uno scarso controllo del diabete, mentre sopra il 12 % si ha un controllo ancora più scarso. Per questo si raccomanda di misurare il livello di emoglobina glicosilata con una frequenza di 3-6 mesi se si soffre di diabete.
Secondo la Diabetes Control and Complications Trial (DCCT), i diabetici che mantengono il loro livello di emoglobina glicosilata vicino al 7% hanno più probabilità di ritardare o prevenire le complicazioni tipiche del diabete, che colpiscono occhi, reni e nervi, al contrario di quelli che hanno un livello superiore all’8%.
Proprio in quest’ultimo caso è a volte necessario apportare una modifica alle cure. Diminuire la quantità di emoglobina glicosilata aumenta le possibilità di condurre una vita più sana.