Erba Spaccapietra, usi terapeutici ed effetti collaterali

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 20 Febbraio, 2023

Scopriamo le caratteristiche e gli usi dell'erba spaccapietra

L'Erba Spaccapietra, anche nota come Erba Ruggine o Cedracca, è un'erba selvatica molto antica, preistorica, dal nome scientifico Ceterach officinarum, appartenente alla famiglia Aspleniaceae.

Cresce su rocce calcaree e muri, sui sassi e nelle aree umide, come una felce sempreverde. In fitoterapia viene usata come pianta medicinale fonte di composti bioattivi, considerata sin dall'antichità un ottimo rimedio per i problemi legati alla vescica e per i calcoli renali, e non solo. Ma cosa ne pensa la scienza?

Come sempre, la raccomandazione è quella di confrontarsi con un medico prima di utilizzare qualsiasi rimedio a base di erbe. 

Cos'è l'Erba Spaccapietra e perché si chiama così

L'Erba Spaccapietra è una piccola felce originaria e diffusa in Europa occidentale e centrale, nella regione mediterranea. Cresce sui muri, lungo i sentieri, ma più che altro nelle fenditure delle rocce, dove cerca il suo spazio vitale. A questa caratteristica si deve il suo appellativo 'spaccapietra'.

Fiorisce dal mese di maggio fino ad agosto raggiungendo un'altezza tra i 10-15 cm, e ha un rizoma corto che produce molte fronde.

Il nome Aspleniaceae (la famiglia cui appartiene la pianta) significa letteralmente 'milza'. Infatti nel Medioevo l'Erba Spaccapietre si usava come rimedio per i problemi della milza.

Ceterach deriva dal nome latino 'ceterum' = "il resto", "il rimanente", che si riferisce a tutto ciò che si trova nei reni e nella vescica come renella e calcoli renali. 

Mentre il nome popolare 'erba ruggine' deriva dal colore che assume col tempo, quando arriva alla piena maturità.

L'Erba Spaccapietra nella medicina popolare

Per secoli, la pianta officinale è stata utilizzata per trattare alcuni disturbi nella medicina ayurvedica e yunani, per il trattamento di varie malattie. Già ai tempi di Ippocrate si usava come rimedio per la milza e lo stesso Galeno parla delle sue capacità di 'rompere' i calcoli. 

Infatti nei Paesi del Mediterraneo la cedracca viene utilizzata nella medicina naturale come rimedio per il trattamento delle calcolosi renali, e in particolare per eliminare i calcoli renali formati da ossalato di calcio.

Erba spaccapietra

La medicina popolare attribuisce alla pianta anche proprietà sedative e lenitive della tosse per le vie respiratorie superiori. Inoltre, la pianta anticamente veniva utilizzata per altri problemi come:

  • mal di testa;
  • dolori articolari;
  • insonnia;
  • gotta. 

Ma ancora oggi, per quanto riguarda tutte le proprietà che le vengono riconosciute, resta oggetto di ulteriori indagini da parte della scienza. 

Proprietà e usi 

All'Erba Spaccapietra vengono riconosciute diverse proprietà, tra queste:

  • astringenti, diuretiche
  • disinfettanti 
  • decongestionante delle membrane mucose della bocca, gola e pelle arrossata
  • antidolorifiche e antinfiammatorie
  • depurative (può migliorare anche la digestione grazie alla capacità di aumentare gli enzimi digestivi)
  • protettive della milza e del fegato (agisce sul funzionamento della cistifellea)
  • abbassa la pressione arteriosa.

Queste caratteristiche sono dovute ai suoi principi attivi:

  • flavonoidi;
  • tannini;
  • mucillagini;
  • acido clorogenico;
  • acido caffeico;
  • aminoacidi;
  • sali minerali.

Usi dell'Erba Spaccapietra

Il rizoma e le fronde della 'spaccapietra', sono utilizzati a scopo erboristico. L'erba si usa prevalentemente per la sua capacità di prevenire o eliminare i calcoli renali e dei calcoli biliari. Ma sembra essere un rimedio naturale efficace anche in caso di:

  • febbre;
  • pressione arteriosa alta;
  • trattamento dell'epatite B.

Alcuni studi preliminari hanno dimostrato le proprietà della pianta nel bloccare il virus e proteggere il fegato.

In particolare, gli estratti della fronde della cedracca (altro nome dell'erba spaccasassi) sono usati come diuretico e antinfiammatorio del sistema urogenitale.

Si osservi che essendo i calcoli renali un problema serio e invalidante, il trattamento terapeutico con la pianta spaccapietre deve essere seguito dal proprio medico curante. È bene evitare iniziative prese in autonomia.

Come usare l'Erba Spaccapietra

In fitoterapia si utilizza tutta la pianta, infatti il gambo i fiori, le radici e i frutti hanno tutti proprietà medicinali, nella forma di integratori, compresse, gocce di tintura madre, tè e tisane erboristiche (infusi e decotti).

Il sapore della tisana spaccapietre è amaro ma si può addolcire con del miele o con dello zucchero di canna.

Esiste anche la possibilità di ricorrere all'uso di integratori alimentari a base di erba spaccapietra, indicati per favorire la fisiologica funzionalità delle vie urinarie e il drenaggio dei liquidi corporei.

Come si prepara la Tisana Spaccapietra

Ora vediamo come preparare una tisana all'Erba Spaccapietra:

  • munirsi delle foglie e delle radici che vanno pulite. In alternativa è possibile usare dell'erba essiccata; 
  • mettere l'erba in una tazza abbastanza capiente;
  • versare l'acqua bollente nella tazza, coprire e lasciare in infusione per 5-10 minuti;
  • filtrate la tisana.

Si consiglia di dosare bene la quantità di erba da usare al giorno. Si tratta pur sempre di una pianta medicinale che non va assunta in modo spropositato

Ecco perché è sicuramente preferibile chiedere un consiglio professionale su dosi e numero di volte in cui assumere l'erba in qualsiasi forma. 

Effetti collaterali

L'Erba Spaccapietra non presenta nessuna controindicazione, non vi sono effetti collaterali noti e riconosciuti per quanto riguarda il suo uso, sempre che venga assunta rispettando le dosi terapeutiche standard o comunque quelle consigliate dal proprio medico.

Da considerare, tuttavia, che se ne sconsiglia l'uso alle donne in gravidanza o in allattamento, o alle persone che possono reagire con ipersensibilità. Quindi, come sempre, prima di assumerla è bene di consultare il proprio medico, in particolare in presenza di patologie e trattamenti farmacologici annessi. 

In conclusione, la scienza sta ancora indagando su tutti i vari benefici che vengono attribuiti alla pianta. In generale, non ci sono particolari effetti collaterali associati all'uso dell'erba, ma se consiglia comunque l'uso dietro consiglio medico.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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