La vitamina B fa ingrassare? Un focus sul rapporto tra vitamine B e aumento di peso

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Settembre, 2024

ragazza prende Integratore

La domanda mette al centro dell'attenzione le vitamine del gruppo B, note per svolgere un ruolo fondamentale nel metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, ma che sembrano essere responsabili di sovrappeso e obesità.

È vero che  la vitamina B fa ingrassare? 

La correlazione diretta tra le vitamine B assunte nelle dosi raccomandate e l'aumento di peso non è mai stata dimostrata dalla ricerca medico-scientifica. È appurato che le vitamine del gruppo B non forniscano calorie aggiuntive al corpo, ma che anzi, al contrario, lo aiutino a trasformare il cibo in energia lavorando al funzionamento metabolico corretto. 

Questo processo non implica un aumento di peso quanto piuttosto un utilizzo più efficiente delle calorie introdotte con l'alimentazione. Un metabolismo efficiente, supportato da un adeguato apporto di vitamine B, contribuisce al mantenimento di un peso corporeo sano.

Vediamo perché, allora, esiste questo timore che le vitamine B fanno ingrassare.

Le vitamine del gruppo B fanno ingrassare?

Come anticipato nell'introduzione, da un punto di vista energetico le vitamine del gruppo B non hanno effetti ingrassanti diretti sull'organismo. Ma lo hanno sul metabolismo e, in virtù di questa proprietà, possono influenzare aumentando l'appetito come conseguenza di un metabolismo più efficiente che, a sua volta, può spingere a mangiare di più. 

Ma di fatto questo è il meccanismo corretto: più si brucia, più si ha bisogno di energia per innescare il processo metabolico. 

Quando avviene un aumento di peso, con l'incremento della massa grassa, in genere questa condizione può dipendere dalla combinazione di più fattori: stress; cambiamenti nello stile di vita; condizioni di salute preesistenti.

Vediamo quali sono le funzioni del complesso di vitamine B e come impattano sulle alterazioni del peso.

Tiamina (Vitamina B1)

La Tiamina, o vitamina B1, ha la funzione di convertire il glucosio in energia, è importante per la produzione di adenosina trifosfato (ATP) ed è essenziale per il metabolismo dei carboidrati e, tra le altre cose, svolge un ruolo chiave nel mantenimento della salute del sistema nervoso. Si può trovare nei cereali integrali, nei semi, nei legumi, nel lievito e nel maiale.

Ruolo della Tiamina nell'aumento di peso

Uno studio del 2015 pubblicato nel Journal of Advances in Nutrition ha scoperto un legame tra l'obesità e una carenza di tiamina, suggerendone il contributo all'aumento di peso. 

Riboflavina (Vitamina B2)

La Riboflavina, nota anche come vitamina B2, è fondamentale per la salute della pelle e per migliorare la visione. Inoltre, come molte vitamine del gruppo B, favorisce la produzione di energia e la scomposizione di grassi, proteine e carboidrati in energia. La riboflavina si può trovare nel latte, nello yogurt, nel pane integrale e nelle verdure a foglia verde.

Ruolo della Riboflavina nell'aumento di peso

Non ci sono prove cliniche che suggeriscano che la riboflavina abbia un ruolo particolare nell'aumento o nella perdita di peso, quindi tra le vitamine incluse in un integratore di complesso B è in gran parte irrilevante per quanto riguarda il peso. 

Niacina (Vitamina B3 o Vitamina PP)

Anche la Niacina, o vitamina B3, svolge una funzione determinante nella digestione e nella conversione di grassi e carboidrati in energia. Simile alla riboflavina e alla tiamina, aiuta a promuovere la salute della pelle e del sistema nervoso. Si trova nel pollame, nel latte, nelle uova e nei funghi.

Ruolo della niacina nell'aumento di peso

La niacina in dosi più elevate può essere utilizzata per combattere il colesterolo alto e i grassi nel sangue, ma non c'è un legame significativo tra l'assunzione di niacina e l'aumento o la perdita di peso. La carenza può causare perdita di appetito, ma questo non significa che livelli più alti di niacina causino un aumento di peso. 

Acido Pantotenico (Vitamina B5)

L'Acido Pantotenico, o vitamina B5, interviene nella produzione di globuli rossi e ormoni steroidei. Si può trovare in molti alimenti, in particolare nel fegato, nei reni, nelle arachidi e nei legumi. 

Ruolo nell'aumento di peso

Non ci sono prove cliniche sulla diretta relazione tra acido pantotenico e aumento o perdita di peso.

Piridossina (Vitamina B6)

La vitamina B6, nota anche come Piridossina, è una vitamina idrosolubile di cui il corpo ha bisogno per diverse funzioni da quella cerebrale a quella immunitaria al miglioramento dell'umore. Si può trovare nel pesce, nei frutti di mare, nella frutta e nelle noci.

Ruolo nell'aumento di peso

La vitamina B6 fa ingrassare? L'unica prova clinica che suggerisce una possibile correlazione tra vitamina B6 e alterazione del peso corporeo proviene da uno studio del 2008 pubblicato nell'International Journal of Obesity, che ha trovato una corrispondenza tra i livelli più alti di B6 e la perdita di peso nelle donne con obesità. 

Questi risultati, tuttavia, non sono sufficienti per dimostrare il ruolo centrale della vitamina B6 nella perdita di peso.

Cobalamina (Vitamina B12)

La vitamina B12, nota anche come Cobalamina, aiuta la crescita e la salute dei globuli rossi, favorisce l'agilità mentale e la scomposizione degli acidi grassi. E per quanto riguarda il suo rapporto col peso? È vero che la vitamina B12 fa ingrassare? 


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Carenza di vitamina B12 e aumento di peso

Esiste un legame tra la carenza di vitamina B12 e l'aumento di peso perché la vitamina B12 svolge un ruolo importante nella conversione dei grassi in energia. Quando il corpo è carente di vitamina B12, inizia a convertire particolari nutrienti in grasso anziché in energia. 

Pertanto, mantenendo il corpo rifornito dei livelli di vitamina B12 di cui ha bisogno, eventuali nutrienti in eccesso verranno convertiti in energia anziché in grasso.

Cosa dice la scienza: la vitamina B ingrassa?

Come premesso, non ci sono prove conclusive che l'assunzione eccessiva di vitamine B da sola possa causare obesità.

In generale, un eccesso di vitamine può essere un fattore di rischio per l'obesità, ma legato alle formule alimentari e al latte artificiale per neonati ad alto contenuto vitaminico. Tuttavia, le vitamine del gruppo B, essendo idrosolubili, non si accumulano facilmente nel corpo e vengono espulse attraverso l'urina quando assunte in eccesso. 

Da questo studio (fonte1) è emerso che l’eccesso di assunzione di vitamine può rappresentare un fattore di rischio per l'obesità. In particolare, da studi osservazionali emerge che le formule alimentari e il latte artificiale per l'infanzia ad alto contenuto vitaminico possono favorire l'aumento di peso in neonati, bambini e adulti, e un maggior rischio di incidenza delle malattie correlate come il diabete

Da uno studio che ha confrontato le risposte glicemiche e insuliniche di soggetti sani al solo glucosio e al glucosio più nicotinamide contenuta in alcune bevande, è emerso che dosi molto elevate di niacina possono influenzare negativamente il metabolismo del glucosio inducendo insulino-resistenza.

Lo studio ha mostrato che quest'ultimo porta a un aumento maggiore di insulina e perossido di idrogeno (un radicale libero), seguito da ipoglicemia reattiva e fame. È importante ribadire, tuttavia, che tali effetti sono associati a dosi terapeutiche elevate, non attraverso una dieta normale.

Un altro studio (fonte2) indaga sugli effetti della vitamina B sul peso, ribadendo che la vitamina B può svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell'obesità e di altre malattie metaboliche, influenzando il metabolismo energetico, lo stress ossidativo, la risposta infiammatoria e il metabolismo lipidico. 

Sebbene la ricerca abbia riscontrato una relazione tra la vitamina B e l'obesità, gli studi sulla concentrazione ematica e l'obesità sono limitati e incoerenti, focalizzati perlopiù sulla vitamina B9 e sulla vitamina B12. Pertanto, la relazione tra vitamina B e obesità necessita di ulteriori indagini.

In conclusione, non è certamente l’assunzione di Vitamina B a far ingrassare ma piuttosto portano a tale risultato un apporto calorico eccessivo ed una carenza di movimento. Fattori ’’obesogeni’’ come cibo spazzatura, alimentazione sregolata e sedentarismo rappresentano appunto i maggiori fattori di rischio per il controllo del proprio peso corporeo.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Berton
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