Quando i valori della pressione arteriosa scendono al di sotto del limite standard, si parla di pressione sanguigna bassa o ipotensione.
Per coloro che soffrono di pressione bassa, cosa mangiare diventa un quesito primario: l'adozione di una dieta appropriata può contribuire a mantenere una stabilità pressoria ottimale.
Alimenti per alzare la pressione
Per affrontare l'ipotensione, risulta essenziale adottare una dieta diversificata ed equilibrata, che includa adeguati livelli di proteine, grassi e carboidrati.
In particolare, sono raccomandati i cereali integrali, in virtù del loro contenuto di vitamine B e C, nonché di minerali, come ferro, potassio e magnesio.
Ecco i cibi per alzare la pressione.
Alimenti per alzare la pressione
Frequenza dei pasti e ipotensione
Un aspetto cruciale nella dieta per il trattamento dell'ipotensione riguarda la frequenza dei pasti. Sebbene la consuetudine sia quella di consumare tre pasti al giorno, si consiglia piuttosto di distribuirli in 5-6 piccoli pasti leggeri.
Tale pratica garantisce un apporto energetico costante al corpo, essenziale per evitare una diminuzione dei livelli di ossigeno nelle cellule, che potrebbe manifestarsi con sintomi quali svenimenti, letargia e difficoltà di concentrazione.
Il ruolo di potassio e magnesio nella regolazione della pressione
Il potassio svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco regolare; in caso di carenza di potassio, possono manifestarsi i seguenti sintomi:
- Debolezza muscolare
- Riflessi ridotti
- Astenia (stanchezza generale)
Poiché il potassio viene eliminato principalmente attraverso l'urina, è importante reintegrarlo costantemente nell'organismo; alcuni alimenti ricchi di potassio sono:
- il riso;
- le verdure a foglia verde;
- l'ananas;
- le banane.
Il magnesio svolge un ruolo chiave anche nella trasformazione degli zuccheri in energia, contribuendo a contrastare la stanchezza tipica delle giornate calde e i possibili cali di pressione.
I sintomi da carenza di magnesio includono:
- Difficoltà ad addormentarsi
- Stanchezza
- Irritabilità
Alimenti come la frutta secca, i cereali integrali, i legumi e i cereali sono fonti significative di magnesio.
Gli integratori alimentari possono essere presi in considerazione se la dieta non fornisce una quantità adeguata di potassio e magnesio.
La colazione ottimale per la pressione bassa
Al mattino, è consigliabile optare per una colazione leggera, ma ricca di carboidrati e sali minerali.
Ecco alcuni suggerimenti per alzare la pressione a colazione:
- Bevande: prediligere caffè o tè; l'infuso di liquirizia è altrettanto benefico. È possibile alternarli con succo d'arancia fresco.
- Carboidrati: si può optare per porridge o muesli zuccherati, oppure una colazione salata a base di orzo o grano cotti, con fette di pomodoro e olive; in alternativa: una fetta di pane spalmata di burro di arachidi e una fettina di tacchino alla griglia, o pane integrale con paté di olive.
- Frutta: concludere la colazione con un frutto fresco di stagione (una mela o una banana).
Alimentazione per la pressione bassa in gravidanza
Durante la gestazione, potrebbero verificarsi oscillazioni significative della pressione sanguigna.
In linea di massima, la pressione rimane stabile nel primo trimestre, diminuisce nel secondo e ritorna alla normalità nel terzo, poiché il corpo si adatta naturalmente alla gravidanza.
Sebbene sia normale sperimentare una diminuzione della pressione durante la gravidanza, è possibile seguire una dieta adeguata per gestirla; valgono gli stessi consigli per chi soffre di pressione bassa, con alcune precauzioni aggiuntive per le donne in gravidanza:
- Suddividere i pasti in numerosi spuntini leggeri durante la giornata, ad esempio 6 piccoli pasti anziché 3 principali.
- Assicurarsi di bere a sufficienza acqua (da 1,5 a 2 litri al giorno), anche attraverso frutta e verdura lavate con soluzione di amuchina o bicarbonato per evitare la toxoplasmosi.
- Seguire una dieta sana e varia per ottenere tutti i nutrienti necessari per mantenere una buona salute, dando preferenza a cereali integrali, frutta, verdura, carne bianca e pesce.
- Non consumare alcolici.
- Garantire un adeguato apporto di sale, poiché gli edemi tipici della gravidanza sono causati da specifici meccanismi ormonali che portano a una vasodilatazione e una dieta priva di sale risulterebbe inefficace.
Cosa mangiare per aumentare immediatamente la pressione bassa
In caso di improvviso calo di pressione, con valori inferiori a 100/60 per le donne e 110/70 per gli uomini, esistono alcuni alimenti e metodi che ne incentivano un aumento immediato.
Eccone alcuni:
- Consumare una moderata quantità di cioccolato fondente ha effetti positivi; tuttavia, è importante evitare un consumo eccessivo, poiché ciò potrebbe essere controproducente per la salute cardiovascolare.
- Succhiare caramelle alla liquirizia pura, poiché questa pianta ha proprietà toniche che incentivano un aumento temporaneo della pressione.
- Consumare una piccola quantità di caffè o tè verde, in quanto stimolano la circolazione sanguigna nell'immediato; tuttavia, a lungo termine, possono causare disidratazione. Basse dosi di caffeina e teina contrastano gli effetti della bassa pressione sanguigna, poiché sono stimolanti che aumentano la frequenza cardiaca e favoriscono il ripristino dell'equilibrio della pressione.
- Bere abbondante acqua con un cucchiaino di sale per contrastare un calo repentino. Il sale aiuta a trattenere l'acqua nelle arterie, contribuendo così ad aumentare la pressione. L'aumento dell'assunzione di liquidi incrementa il volume del sangue, e alcune acque che contengono sodio possono avere un effetto benefico in termini di aumento della pressione.
- Evitare il consumo di alcolici, poiché causano una dilatazione dei vasi sanguigni e un ulteriore calo di pressione. Inoltre, essi hanno un effetto diuretico e peggiorano la disidratazione e quindi l'ipotensione.
Cosa bere in caso di pressione bassa?
Esistono anche bevande che consentono di ripristinare i giusti livelli di sali minerali e aiutare in caso di pressione bassa:
- Acqua: è fondamentale per mantenere un adeguato livello di idratazione e alleviare sintomi come astenia, mal di testa e sudorazione eccessiva (preferire un'acqua ricca di sali minerali). Si consiglia di assumere almeno 2,5 litri di acqua al giorno, compresi i liquidi contenuti negli alimenti consumati. È consigliabile iniziare la giornata con un bicchiere di acqua prima della colazione e continuare a berne durante il giorno.
- Integratori salini a base di potassio e magnesio.
- Centrifughe e frullati: per un maggiore apporto di sali minerali, optare per centrifughe e frullati a base di verdure crude o frutta: mela, sedano, limone, carote e arance sono tutti alimenti validi.
- Spremute e succhi di frutta: è possibile consumare spremute d'arancia e succhi di frutta arricchiti con menta, zenzero o altre spezie.
- Tisane e infusi: le tisane detox a base di erbe contribuiscono ad aumentare la pressione sanguigna.
- Succo di barbabietola: ha un impatto immediato sulla pressione sanguigna ed è benefico per la salute e la pelle. È possibile consumare la barbabietola anche in insalata o come condimento, sbucciandola e tagliandola a pezzi, estraendo poi il succo con uno spremiagrumi e aggiungendo un po' d'acqua, sale e pepe.
Le tisane per la pressione bassa
Le tisane risultano benefiche poiché sfruttano le proprietà ipertensive e tonificanti di alcune erbe aromatiche e medicinali.
La liquirizia è la prima scelta per aumentare la pressione sanguigna attraverso le tisane. Si consiglia di consultare un medico prima di utilizzare questo rimedio, poiché può avere effetti immediati sulla pressione sanguigna (le proprietà della liquirizia agiscono sul flusso sanguigno, riportandolo rapidamente ai valori normali).
Altre opzioni di infusi per l'ipotensione includono:
- salvia e rosmarino;
- rodiola e ginseng;
- tormentilla, da utilizzare sia sotto forma di decotto che di estratto secco;
- liquirizia e tiglio, entrambe con proprietà ipertensive, utili per aumentare la pressione sanguigna.
Il parere dell’esperto
Secondo il Dr. Mastropietro, nutrizionista, “la pressione bassa, o ipotensione, è quella condizione caratterizzata da valori della pressione arteriosa inferiori rispetto alla norma, e nello specifico quando la pressione:
- sistolica (o massima) è uguale o inferiore a 90 mm/Hg
- diastolica (o minima) è uguale o inferiore a 60 mm/Hg.
È possibile fare una distinzione tra ipotensione di grado:
- lieve, con valori compresi tra 60/40 mm/Hg e 90/60 mm/Hg
- intermedio, se i valori sono compresi tra 50/33 mm/Hg e 60/40 mm/Hg
- severo, con valori inferiori a 50/33 mm/Hg.
Esistono diversi tipi di ipotensione. Vediamo le principali.
- ipotensione postprandiale, si presenta dopo i pasti, e interessa prevalentemente gli anziani che hanno un problema al sistema nervoso autonomo.
- ipotensione neuromediata, può insorgere in seguito a forti stress o emozioni.
- ipotensione ortostatica è dovuta prevalentemente dal passaggio dalla posizione seduta o sdraiata alla posizione eretta.
- ipotensione liquorale è data da un abbassamento della pressione del liquido cefalo-rachidiano.
Per quanto riguarda i consigli nutrizionali:
- è bene mantenersi idratati, soprattutto d’estate;
- avere un’alimentazione ricca in minerali che si possono trovare nei vegetali, nei legumi, nei cereali integrali;
- è bene non escludere il sale da cucina nella propria alimentazione ma conteggiarlo in base ai liquidi assunti (1g di sale ogni litro di acqua bevuta);
- se necessario si possono integrare minerali con supplementi;
- ricorrere a i rimedi veloci (liquirizia, cioccolato, bicchiere di acqua con sale).