La “dieta del minestrone” sembra essere un regime alimentare che permette di disintossicare l’organismo con ingredienti semplici e genuini.
Secondo alcune ricerche, questo tipo di alimentazione può far perdere diversi chili in una sola settimana, dal momento che si tratta di una dieta ipocalorica e a basso apporto di carboidrati.
In molti, quindi, si chiedono se la dieta del minestrone funziona.
Vediamo, insieme, come affrontare la dieta del minestrone e se ha davvero dei reali benefici.
Come fare la dieta del minestrone
All’interno della dieta del minestrone il protagonista è, appunto, il minestrone – da assumere almeno una volta al giorno.
All’interno del minestrone è bene inserire ingredienti freschi come:
- cipolla;
- peperoni verdi;
- polpa di pomodoro;
- spinaci;
- porri;
- verza.
Gli alimenti da non inserire nel minestrone sono invece:
- legumi;
- patate;
- cereali.
Questa dieta, però, non è composta solo di verdure e ortaggi, ma prevede anche:
- frutta;
- carne magra;
- pesce;
- infusi.
Un minestrone, in base al condimento, può apportare pochissime calorie e risulta essere un'ottima fonte di sali minerali, fibre, carboidrati complessi.
Il possibile menù della dieta del minestrone
Prima di decidere di intraprendere un percorso con la dieta del minestrone, è sempre bene rivolgersi al proprio medico di base o ad un nutrizionista di fiducia.
Una volta deciso, assieme allo specialista, di voler seguire questo regime alimentare, ecco come fare la dieta del minestrone attraverso una possibile scheda da rispettare.
Primo giorno
Come primo giorno è possibile assumere, oltre al minestrone:
- una tazza di tè per colazione;
- un succo di frutta senza zuccheri aggiunti come spuntino;
- minestrone e frutta a pranzo e cena.
Secondo giorno
In questo caso, per colazione e come spuntino si può optare per una centrifuga di verdure seguita da un minestrone accompagnato da verdure cotte (sia a pranzo che a cena, ma la sera aggiungere 200 grammi di patate lesse).
Terzo giorno
Qui si può sostanzialmente, replicare e ripetere il menù del secondo giorno di dieta del minestrone.
Quarto giorno
I pasti del giorno prevedono:
- colazione con cappuccino;
- spuntino con tè o caffè;
- pranzo con 150 grammi di ricotta, o 200 di yogurt;
- cena con minestrone.
Finalmente si possono aggiungere delle calorie, passando a banane e latticini.
Quinto giorno
Si comincia con un caffè a colazione, un tè come spuntino e un minestrone (con 250 grammi di carne magra) per pranzo.
A cena, invece, a corredo della solita zuppa, si possono integrare 200 grammi di tacchino o 150 grammi di pomodori.
Sesto giorno
Anche in questo caso possono entrare in scena le proteine:
- colazione e spuntino con del tè;
- pranzo simile a quello del giorno precedente, ma con il pesce e insalata al posto della carne;
- cena con minestrone, pollo e verdure al vapore.
Settimo giorno
Ecco che, l’ultimo giorno, si può assumere riso integrale (150 grammi per pranzo, con verdure miste), seguito a cena da un altro minestrone con barbabietole e cetrioli.
Per colazione e come spuntino si può bere un caffè con fette biscottate integrali e un succo di frutta.
Per tutti i giorni della dieta del minestrone, i condimenti possono essere:
- sale, con moderazione;
- limone per le insalate;
- olio extravergine d’oliva (un solo cucchiaio).
La “dieta del minestrone” funziona davvero?
Al di là della dieta del minestrone, mangiare una zuppa aumenta il livello di sazietà e può ridurre le portate successive: questo per via della monotonia degli alimenti, che possono causare una certa sofferenza in risposta ai morsi della fame.
Di conseguenza, la dieta del minestrone può aiutare a perdere peso poiché si basa su cibi di scarso apporto energetico ma molto sazianti (nonostante la loro forma liquida), che riducono l’assunzione di calorie.
Alcuni studi hanno infatti sottolineato come iniziare il pasto con un minestrone riduca la fame e aumenti la sensazione di pienezza, per via del forte apporto forte che:
- distende le pareti dello stomaco;
- rallenta lo svuotamento gastrico;
- aumenta la produzione dell’ormone che controllano la sazietà.
Da questo punto di vista risultano efficaci sia i passati di verdura che i minestroni con verdure in pezzi.
Seguendo la dieta del minestrone per una settimana, si subisce una drastica diminuzione dell'apporto di:
Dimagrire con il minestrone è possibile, quindi? Seguire questo regime comporta un dimagrimento immediato e sostanzioso.
Il minestrone, tuttavia, può perdere la sua proprietà ipocalorica se si aggiungono carboidrati come le patate, legumi o olio di oliva come condimento.
Sono presenti anche molti sali minerali, dal momento che essi si solubilizzano nell'acqua di cottura (che viene, poi, consumata).
Dal punto di vista nutrizionale, anche se la dieta del minestrone fornisce immediati risultati, non riesce però ad impartire una buona educazione alimentare in chi la segue: i professionisti della nutrizione suggeriscono di abbinare alla zuppa anche proteine della carne magra, del pesce, delle uova o dei legumi ed anche carboidrati complessi presenti nei cereali integrali.
Le controindicazioni
La dieta del minestrone può avere alcune controindicazioni.
Se portata avanti ad oltranza, infatti, essa può causare una serie di carenze nutrizionali ed energetiche.
La dieta del minestrone, per questo motivo, è sconsigliabile per persone con:
- diabete;
- patologie renali.
Tra le altre cose, questo regime alimentare è ipoproteico e poco equilibrato, quindi non andrebbe seguito per più di una settimana.
Se si vuole comunque approfondire il percorso della dieta del minestrone, è buona cosa accompagnarla ad attività motorie come:
- corsa leggera;
- bicicletta;
- camminata.
Questa attività fisica andrebbe portata avanti anche una volta esaurita la dieta, quando sarà importante reintegrare in maniera proporzionata i carboidrati e le proteine, continuando ad assumere frutta e verdure con regolarità.
Gli aspetti nutrizionali della dieta del minestrone sono per lo più negativi:
- le proteine sono scarse;
- i protidi sono presenti in forma vegetale (legumi) o animale (latte, yogurt e carne di manzo);
- i lipidi, se non si aggiunge l’olio, sono limitati;
- le vitamine vengono alterate dal contato con il calore, quindi distrutte;
- i carboidrati sono contenuti in maggior quantità (grazie a patate e riso).
Un altro punto a sfavore di questo regime nutrizionale è che, anche se consente di perdere peso velocemente, i chili persi non sono costituiti da grasso, ma prevalentemente da liquidi e proteine muscolari, dunque, quando si torna a mangiare normalmente si riprendono i chili persi in precedenza.