Che cos'è la vitamina D?
La vitamina D fa parte del gruppo delle vitamine liposolubili. Sebbene sia contenuta in alcuni alimenti, può essere prodotta dal corpo in seguito ad esposizione ai raggi solari ed è per questo denominata “vitamina del sole”.
La vitamina D promuove l’assorbimento di calcio a livello intestinale favorendo un sano sviluppo delle ossa. La carenza di vitamina D rende infatti le ossa più sottili e fragili e può causare rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti.
La vitamina D è inoltre coinvolta nella regolazione della crescita cellulare e nella riduzione dei processi infiammatori.
Quali sono le funzioni della vitamina D?
La vitamina D è essenziale per il mantenimento dell'omeostasi del calcio e del fosfato. Le sue funzioni principali sono:
- assorbimento del calcio a livello intestinale
- riassorbimento del calcio e del fosforo nel tubulo contorto prossimale renale
- deposizione del calcio a livello del tessuto osseo
In quali alimenti è contenuta la vitamina D?
La fonte principale di vitamina D è il sole; infatti, esponendosi al sole in modo corretto la pelle sintetizza la quasi totalità del fabbisogno. Questa vitamina si trova inoltre in:
- oli di pesce
- pesci marini quali aringa, salmone, sardina
- formaggi
- latte fortificato
Quali sono gli effetti collaterali relativi a uno squilibrio di vitamina D nell'organismo?
Una carenza di vitamina D può provocare:
- debolezza muscolare
- dolori addominali
- rachitismo
- osteomalacia
L'ipervitaminosi (eccesso di vitamina D), invece, provoca un aumentato assorbimento intestinale e riassorbimento osseo del calcio, con concomitante diminuzione del paratormone sierico (quantità di paratormone presente nel sangue) e infine perdita dell'omeostasi calcica.
Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina D?
In condizioni normali un'esposizione alla luce solare per circa 15 minuti tre volte alla settimana è sufficiente per soddisfare il fabbisogno di vitamina D dell'organismo. La dose giornaliera di assunzione raccomandata è:
- 400UI pari a 10 mcg in tutti i bambini fino all’anno di età, con la possibilità di incrementare fino a 1000UI in presenza di fattori di rischio per carenza di vitamina D (es. obesità infantile, dieta vegetariana/vegana, scarsa esposizione alla luce solare)
- 15 mcg nei bambini e negli adolescenti
- 15 mcg negli adulti
- 20 mcg nei soggetti con età > 75 anni
- 15 mcg in gravidanza e in allattamento
Quali sono i benefici della vitamina D?
La vitamina D oltre al suo ruolo nel mantenimento di livelli ottimali di calcio e fosforo, due elementi fondamentali per la buona salute delle ossa, ha anche altri importanti benefici:
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contrasta l’influenza: bambini che hanno assunto 1200 UI (Unità Internazionale) di vitamina D al giorno hanno ridotto del 40% i rischi di sviluppare l’influenza;
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diabete: alcuni studi hanno osservato una correlazione tra i livelli di vitamina D nel sangue e i rischi di sviluppare il diabete di tipo 2. In particolare, i soggetti con diabete presentano bassi livelli di vitamina D e questo potrebbe in qualche modo alterare la sensibilità delle cellule all’insulina e la tolleranza al glucosio;
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bambini più sani: i bambini che hanno assunto circa 2000UI di vitamina D hanno poi sviluppato arterie più elastiche e meno rigide;
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depressione: alcune ricerche hanno evidenziato il ruolo della vitamina D nell’influenzare l’umore e lo stato d’animo delle persone. In particolare, l’assunzione regolare di vitamina D ha aiutato le persone con disturbi d’ansia e depressione;
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prevenzione del cancro: la vitamina D è estremamente importante nella regolazione della crescita e della comunicazione delle cellule. Uno studio ha ipotizzato che la vitamina D sia in grado di rallentare la progressione delle cellule cancerose e la formazione di nuovi vasi sanguigni.
Quali fattori possono portare a carenza di vitamina D?
Lo stile di vita e alcuni fattori ambientali possono alterare la capacità del corpo di ricavare vitamina D dalla sola esposizione al sole. Tali fattori includono:
- inquinamento;
- uso di protezioni solari;
- scarsa esposizione al sole;
- carnagione della pelle più scura.
Questi fattori contribuiscono alla carenza di vitamina D in un numero sempre maggiore di persone. Per tale motivo è importante riuscire a individuare fonti alternative ai raggi solari per ottenere le quantità necessarie di vitamina D.
Quali sono i sintomi della carenza di vitamina D?
Quando si è dinanzi ad una carenza di vitamina D, è possibile riscontrare i seguenti sintomi:
- sensazione generale di stanchezza, affaticamento e dolori diffusi;
- forte dolori alle ossa e ai muscoli o debolezza che può creare problemi in alcune attività come salire le scale o alzarsi da una sedia, a cui possono aggiungersi anche difficoltà a camminare;
- possibili fratture alle gambe e all’anca.
La carenza di vitamina D può essere facilmente diagnosticata con una semplice analisi del sangue. Se la carenza è confermata, il medico può decidere di effettuare una radiografia per osservare le condizioni delle ossa.