Cos'è la ionoforesi
La
ionoforesi è una
tecnica elettroterapica attraverso la quale un
farmaco viene somministrato attraverso la cute grazie all’impulso fornito da una
corrente continua.
La
ionoforesi, quindi, rientra nel gruppo delle
elettroterapie che utilizzano corrente continua, diversamente dalla
TENS terapia, che utilizza la
corrente alternata. La
corrente utilizzata varia da 5 a 10 milliampere ed è prodotta da un generatore che la trasmette a due elettrodi. Questi ultimi vengono posizionati a contatto con la cute della regione in cui verrà somministrato il farmaco.
Poiché i due elettrodi costituiscono uno il polo positivo e l’altro il polo negativo, il farmaco da somministrare viene posto sull’elettrodo con la polarità corrispondente. Questo elettrodo è posizionato sul punto in cui si vuole effettuare la somministrazione, mentre l’altro elettrodo è posto nelle vicinanze.
Affinché sia assicurata la penetrazione del farmaco, la zona da trattare deve essere prima ben pulita e sgrassata, rimuovendo lo strato corneo (cioè lo strato più esterno e costituito dalle cellule morte) dell’epidermide.
La durata di una seduta, solitamente, è di circa 20-30 minuti.
Vantaggi
I sostenitori della validità terapeutica della ionoforesi indicano come suoi vantaggi:
- la somministrazione del farmaco direttamente nell'area da trattare, senza necessità di assumerlo in modo sistemico, evitando così diversi effetti collaterali e accelerando i tempi di guarigione
- la somministrazione del farmaco senza eccipienti, riducendo il rischio di reazioni avverse a questi ultimi
- la somministrazione del farmaco è indolore, tranne per qualche leggero e sopportabile fastidio durante la seduta
- l’emivita del farmaco si allunga, poiché tende ad accumularsi negli interstizi e a essere rilasciato in modo più graduale (rilascio prolungato)
- l’iperpolarizzazione delle terminazioni nervose aumenta la soglia di eccitabilità, esercitando un effetto antidolorifico.
Svantaggi
Tra coloro che criticano tale approccio, le maggiori perplessità sulla ionoforesi riguardano:
- l’impossibilità per alcuni farmaci in forma ionica di superare la barriera cutanea, a causa del loro alto peso molecolare
- la trasformazione del farmaco in forma ionica potrebbe causare l’alterazione delle sue caratteristiche chimico-fisiche e, dunque, della sua efficacia.
A cosa serve
La
ionoforesi trova diverse applicazioni in campo medico, estetico e in
fisioterapia, tra cui il trattamento di:
Ruolo della ionoforesi nell'iperidrosi
Questa tecnica è particolarmente utile per l'
iperidrosi: utilizzando esclusivamente acqua di rubinetto e un dispositivo a corrente pulsata, la
ionoforesi si dimostra una soluzione ottimale per
combattere la sudorazione eccessiva senza dover ricorrere a medicinali o costose operazioni.
Il dispositivo a corrente pulsata è maggiormente tollerato dai pazienti più sensibili rispetto a dispositivi che utilizzano la corrente continua.
Nonostante il meccanismo non sia ancora del tutto chiaro, si suppone che la corrente determini un ispessimento cutaneo superficiale, in grado di bloccare la fuoriuscita di sudore (mediante l'otturazione dei canali delle ghiandole sudoripare) e che inibisca i ricettori nervosi responsabili della produzione di sudore.
Farmaci più utilizzati nella ionoforesi
Tra i
farmaci impiegati nella ionoforesi, molto utilizzato è il
Ketoprofene, da mettere sul polo negativo, disponibile in soluzione acquosa. I farmaci si distinguono infatti tra
farmaci somministrati su polo negativo e positivo.
Tra quelli da applicare sulla polarità negativa si trovano:
- l’acetilato di lisina
- il flumetasone
- l’indometacina sale di glumina
- il diclofenac sodico
- il ketoprofene.
Tra quelli, invece, da applicare sulla polarità positiva, vi sono:
Alcuni farmaci sono applicabili su entrambe le polarità (farmaci bipolari), come la benzidamina cloridrato.
Su quali parti del corpo si può effettuare
La ionoforesi si può eseguire su diverse parti del corpo:
- mani
- piedi
- ascelle
- braccia
- addome e fianchi
- glutei
- gambe
Come agisce la ionoforesi sul viso
Per eseguire la
ionoforesi sul viso, sono state create apposite
maschere in materiale
spugnoso. Spesso, durante la seduta, viene utilizzata la
vitamina C, per ottenere benefici quali:
- riduzione delle macchie cutanee
- rimozione delle rughe attraverso un immediato effetto lifting
La seduta di ionoforesi per il viso ha una durata di circa 20 minuti; al seguito di ogni trattamento, non è consentita l'esposizione al sole.
Tra i rischi collaterali del trattamento vi potrebbero essere, in alcuni casi, un modesto formicolio durante la seduta e una modesta irritazione o un po' di bruciore della pelle a fine trattamento.
Controindicazioni
Alla questa terapia non possono ricorrere i portatori di:
Inoltre, la ionoforesi è controindicata per:
- chi ha lesioni della cute (altrimenti rischia ustioni, una volta applicata la corrente)
- chi soffre di neuropatie multiple
- chi soffre di aritmia cardiaca
- chi soffre di epilessia
- donne in gravidanza.
Per coloro che possono sottoporsi a ionoforesi, invece, è utile ricordare che all’inizio della seduta è normale avvertire una sensazione di calore, così come è normale sentire pizzicore dopo il termine della seduta.
Una sensazione di bruciore durante il trattamento, invece, non dovrebbe essere avvertita e, in questo caso, bisogna sospendere la seduta.
Costi
Il
costo di una seduta di ionoforesi varia in base alla città e al tipo di servizio richiesto, generalmente le applicazioni estetiche sono più economiche di quelle mediche.
Il prezzo di una sola seduta si aggira mediamente intorno ai 10-15 euro, ma per raggiungere l’obiettivo sono necessarie più sedute ed esistono, pertanto, dei pacchetti da 5, 10 o 20 sedute a cui si applicano tariffe più vantaggiose.