Potremmo ritrovare una causa per tutte le forme di insorgenza, teoricamente.
Per quanto riguarda le forme primarie, sono da poter ricollegare ad un’ alterazione congenita delle vie linfatiche, con un’ insorgenza che varia in base al progressivo ristagno di proteine nell’interstizio cellulare con mancato drenaggio dei liquidi proteici con la comparsa di edema.
Questa fisiopatologia è poi alla base anche delle forme secondarie, in cui si sviluppa per l’asportazione di dotti o linfonodi importanti.
Il massaggio può essere praticato ovunque, se ne si abbia bisogno.
Il trattamento si snoda su sedute di 45-60 minuti, per 4-5 volte a settimana, per 2-4 settimane.
I pazienti possono andare a praticare degli specifici esercizi per aiutare il drenaggio del fluido, concordandoli con il proprio fisioterapista. Si possono usare anche calze ed altri indumenti per comprimere la zona colpita dal linfedema.
Oltre a ciò, terapia farmacologica, costituita da corticosteroidi ( riescono a ridurre la proliferazione delle cellule), bioflavonoidi (aumentano l’attività di cellule che riducono l’edema) e antibiotici per la profilassi.
Trattamento chirurgico: microchirurgia derivata o ricostruttiva, liposuzione.