Quante tipologie di antisettico esistono?
La
classificazione degli antisettici avviene sulla base della loro struttura chimica. Si parla di:
- Alcoli (alcol etilico, alcol isopropilico)
- Composti di ammonio quaternario
- Clorexidina ed altri diguanides
- Coloranti antibatterici
- Cloro ed ipocloriti inorganici
- Composti di iodio (iodopovidone e tintura di iodio)
- Metalli
- Perossidi e permanganati
- Derivati fenolici
- Alogenati (triclosan)
- Derivati chinolonici
- Acido borico
Queste sostanze sono in grado di uccidere i microrganismi o di bloccarne lo sviluppo.
I meccanismi d'azione attraverso i quali gli antisettici agiscono sono diversi, benché mancano di azione specifica verso certi tipi di germi e agiscono sia sugli agenti patogeni sia sulle cellule degli organismi infettati.
Più in particolare, fra i principali meccanismi d'azione degli antisettici, troviamo:
- Alterazione della struttura delle membrane cellulari dei microorganismi (Clorexidina)
- Alterazione della permeabilità delle membrane cellulari dei microorganismi;
- Denaturazione delle proteine contenute all'interno del microorganismo (alcol etilico e acqua ossigenata)
- Ossidazione delle proteine dei microorganismi (iodopovidone e tintura di iodio)
Quando si usano?
Il loro scopo primario è
ridurre i germi su pelle e mucose. Vengono usati anche per:
- Pulizia delle mani
- Disinfezione pre e post operatoria
- Disinfezione delle mucose
- Prevenzione e cura di ferite infette e ustioni
- Trattamento di infezioni a bocca e gola
Ci sono precauzioni per il loro uso?
Gli
antisettici devono essere diluiti se entrano in contatto con la pelle, perché altrimenti possono causare ustioni chimiche.
Non vanno usati per più di una settimana.