Dr.ssa Francesca Fatima Miglio

Istruzione e Formazione:

- Laurea magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione.
- Tirocinio professionalizzante (post lauream) presso una CTA (comunità terapeutica assistita) dell'ASP di Caltanissetta, all'interno dell'Ospedale Raimondi di San Cataldo, lavorando, dunque, per il sostegno e la riabilitazione di persone con gravi disturbi dello spettro della schizofrenia.
- Tutor Bes e Dsa. Offro servizi di sostegno psicologico, per il benessere globale della persona, a tutte le età.

Mi occupo anche del percorso di sostegno e cura, a livello psicologico, nell'ambito dei disturbi del comportamento alimentare, dell'ansia e di tutte quelle disfunzionalità che affliggono l'individuo, soprattutto in un momento storico tanto delicato e complesso come questo che tutti stiamo vivendo.

Offro sostegno alla genitorialità e mi occupo anche del disagio in età evolutiva (dall'infanzia all'età adulta).
Sono, infatti, anche educatrice, laureata oltre che in psicologia clinica e della riabilitazione, laureata in scienze dell'educazione e della formazione, con un master in pedagogia.
Pratico, inoltre, la mindfulness, che ritengo molto valida, per raggiungere uno stato di autoconsapevolezza maggiore, fondamentale per intraprendere un percorso di "cura di sé" per e fare "esperienza di sé". Valorizzazione dei punti di forza, ma anche conoscenza dei punti deboli, in un'ottica nuova; plasticità e creatività; empawerment e coping, per il raggiungimento di uno stato di benessere generale e globale della persona: sono alla base del mio pensare e del mio agire.

Nella mia professione, opero con passione e dedizione, e mi piace poter essere d'aiuto sia nel lavoro individuale che di gruppo, anche relativamente al contesto coppia e famiglia. Ritengo, inoltre, che l'individuo sia unico e speciale, prezioso e che vada sostenuto in un'ottica multifattoriale.
Cura, sostegno, riabilitazione, per un processo di miglioramento del benessere, basato su un processo di recovery, un " riaversi" , una non rinuncia alla vita, che va sempre resa degna di essere vissuta, anche là dove insorge la malattia, il malessere, il disagio, poiché anche la malattia può essere un'opportunità di crescita e cambiamento: la malattia fa parte della vita e non deve causare marginalizzazione.