Cause della secchezza vaginale
La
secchezza vaginale è spesso dovuta a carenza di
estrogeni, che resta la causa più comune di questa secchezza, mentre nella patogenesi della
secchezza vulvare, le cause possono essere più complesse, come ad esempio il
lichen planus,
morbo di Paget (molto pericoloso).
A riprova di ciò, è che la
secchezza vaginale trae giovamento soprattutto dalla terapia con
estrogeni locali, mentre quella
vulvare può (ma non sempre) trarre beneficio da unguenti a base di
testosterone (galenici, anche su base vegetale).
Del laser vaginale per la secchezza se ne è parlato nell’ultimo Convegno a Verona del Gisci in febbraio 2017; sembra che dia risultati, ma il suo principale handicap è il costo elevato.
Per quanto riguarda i
fitoterapici, è utile la crema al
D-mannosio, che è uno zucchero con funzione anche
antibatterica.
Ultimo arrivato è un farmaco molto interessante, che rientra nella famiglia dei SERM (Modulatori dei Recettori per gli Estrogeni).
Il principio attivo è Spemifene, si presenta in compresse.
Posologia: una compressa al dì. Può essere usato anche da donne che hanno avuto un
tumore alla mammella, essendo chimicamente simile al
Tamoxifene. Come questo, può in teoria determinare
iperplasia (ispessimento)
dell’endometrio e pericolo di
tromboflebiti, ma anche a giudizio della Commissione Europea per la sicurezza dei farmaci, i benefici superano i rischi.