L’indicazione alla correzione chirurgica di un quadro di insufficienza venosa con manifestazioni varicose e la scelta di un'eventuale strategia chirurgica vengono poste sulla base di precisi rilievi anamnestici (sintomi lamentati), clinici generali e locali (visita) nonché strumentali (ecocolordoppler).
In linea di principio, l'evidenza di varici (dilatazioni venose) indica la necessità di un intervento chirurgico associato o meno a scleroterapia complementare.
La chirurgia tuttavia non elimina la malattia venosa che si basa su condizioni genetiche o acquisite (sindrome posflebitica), per cui la possibilità, ma non la certezza, che nuove manifestazioni possano in una certa percentuale di casi rendersi evidenti nel tempo esiste (soprattutto se si interviene tardivamente), anche se queste saranno suscettibili di trattamenti sicuramente molto meno invasivi ed impegnativi.