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Come aiutare un tossicodipendente?

Buongiorno, scrivo in questo forum perché da poco ho scoperto che il mio compagno fa uso di sostanze stupefacenti. Non desidero metterlo con le spalle al muro e imporgli di smettere, perché temo che otterrei solo di farlo sentire giudicato e sotto pressione; allo stesso tempo, però, non riesco ad accettarlo, perché sento che se lo facessi sarei complice del suo moto autodistruttivo. Voglio il suo bene, ma non so quale sia il confine fra la sua libertà di scegliere di farsi aiutare e il mio diritto di spingerlo a farlo. In alcuni forum ho letto che la paura di perdere la moglie o il lavoro può avere l'effetto di spingere alla disintossicazione chi fa uso di sostanze. Eppure, mi chiedo: non sarebbe come ricattarlo? Il fatto però che mi abbia confessato il suo problema, non è forse una richiesta d'aiuto malcelata? Chi non desidera farsi scoprire, mente o vive una doppia vita segretissima ed inaccessibile. Vorrei capire che posizione prendere in una situazione tanto delicata, nel rispetto del suo problema, soprattutto perché non vorrei mai che smettesse solo perché lo voglio io: in tal caso, non avendo di base una motivazione ferrea e personale, ricadrebbe facilmente in tentazione. So che la spinta per la disintossicazione ed il cambiamento può venire soltanto da lui... ma per me è difficile a questo punto, sapere cosa farne della nostra relazione, se salvarla o se interromperla...

Risposta

Salve, il fatto che il tuo compagno ti abbia parlato del problema è una specifica richiesta di aiuto, perché è un problema che non riescere a risolvere da solo, né voi due da soli riuscite a farlo se non chiedete il supporto di specialisti.

Se il tipo di sostanza usata richiede disintossicazione o assunzione di altri farmaci bisogna rivolgersi al Servizio per le Dipendenze della sua ASL, dove trova il personale disponibile per venire incontro al problema.

Però la disintossicazione fisica è solo la prima parte della procedura, in quanto non è sufficiente, tantomeno risolutiva, se non si interviene sulle problematiche che riguardano il vissuto della persona e le cause che lo hanno indotto all'uso di sotanze.

Con l'aiuto di psicologi poi si possono trovare le motivazioni ad intraprendere uno stile di vita sano e prevenire le ricadute. Non è un compito facile per chi sta vicino a chi ha questi problemi e si accorgerà che quello che fa per lui non è né ricatto, né toglierli la libertà.

Anzi, si instaurano le condizioni per essere libero di scegliere cosa fare della sua vita. Cordiali saluti 

Risposta a cura di
Giovanni Iustulin Psicologo
Giovanni Iustulin
psicologo
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