Salve,
La pesantezza di cui parli è da ascrivere molto probabilmente ad altri problemi di natura verosimilmente muscolo-tendinea, dalla tipologia di lavoro (molte ore nello stazionamento in piedi), da problemi neurologici compressivi a livello del rachide lombo-sacrale e tanti altri problemi ancora.
Il
cordoncino di cui parli è un segno della chiara
obliterazione del vaso che, molto spesso, non dà fastidio soprattutto se la vena
safena interna non decorre molto superficialmente, altre volte, si può notare e dare fastidio per una
flogosi di breve durata della vena nell'immediato post-operatorio.
Una delle controindicazioni al trattamento di obliterazione laser o in radiofrequenza è proprio la superficialità del decorso della vena safena interna. In tal caso, si preferisce ricorrere al trattamento chirurgico tradizionale di ablazione mediante stripping.
Oppure si preferisce il trattamento mediante radiofrequenza con tumescenza perivenosa abbondante, sino ad abbassare il livello di profondità della vena safena interna ad almeno 2 cm dalla superficie cutanea.
Se si realizza un cordoncino duro ed infiammato, basta applicare una benda all'ossido di zinco per 5-10 giorni o semplicemente crema all'ossido di zinco oppure, se il cordoncino non dà fastidio, si consiglia semplicemente l'uso di calze elastiche.
Difficilmente una vena obliterata si ricanalizza.
È descritto in letteratura con un'incidenza minore del 2%, ma nella mia esperienza di oltre 2 anni di trattamento mediante radiofrequenza, nessun caso di ricanalizzazione si è verificato.
Ad 80 giorni, si è in gran forma per poter essere libero di poter esercitare qualunque tipo di attività.
Saluti