La
terapia del dolore o
medicina del dolore o
algologia è una disciplina medica che tratta il
dolore cronico ossia quello che persiste nel tempo.
Il
dolore acuto è un campanello d'allarme che segnala che nel corpo c'è un danno, come capita per esempio con una frattura di osso. In questo caso, lo scopo è di immobilizzare il paziente e favorire la sua guarigione.
Il
dolore cronico invece è un dolore che non serve a niente. È considerato malattia in quanto tale. Distrugge la persona e la sua qualità della vita.
La terapia del dolore nasce agli albori come un distaccamento gestito da anestesisti rianimatori che hanno deciso di far fruttare l'esperienza nel trattamento nel dolore acuto anche nel cronico. Nel 2010, è stata promulgata dallo Stato Italiano la Legge 38 che chiarisce il ruolo della terapia antalgica ed esordisce affermando il diritto del cittadino a potervi accedere. Un articolo di questa Legge parla della promozione di questa specialità, ma evidentemente c'è ancora da lavorare.
All'atto pratico, il terapista del dolore è uno dei tanti medici impegnati in prima linea nel trattare il dolore. Ovviamente, prima di trattarlo bisogna fare una diagnosi ed ecco perchè alcuni centri si chiamano adesso
medicina del dolore. Spesso, i terapisti del dolore sono esperti di tecniche mini-invasive e infiltrative per la risoluzione del dolore oltre che conoscitori della terapia farmacologica.
Esempi di patologie trattate sono:
nevralgia del trigemino, dolore facciale che dura nel tempo, dolore della colonna vertebrale (
cervicalgie,
dorsalgie,
lombaggine,
lombalgia),
ernie del disco con la classica
radicolopatia ossia infiammazione di una radice di un nervo (
sciatica o
sciatalgia o
crurali, o
brachialgia),
coccigodinia,
nevralgia del pudendo, dolore correlato a tumore, dolore che compare dopo un'operazione sulla colonna vertebrale (failed back surgery sindrome), disfunzione sacro iliaca,
dolori articolari, nevralgie post erpetiche, algie legate a malattie neurologiche.