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Che rischi si corrono ad eseguire 2 tc cranio a distanza ravvicinata?

Buonasera dottore, per una caduta e trauma cranico, sono state effettuate 2 tc al cranio, a distanza di circa 40 ore, a causa di problemi di diplopia giunti dopo la botta alla testa. Successivamente, ho potuto leggere su internet diversi articoli sulla pericolosità radioattive delle tc, in particolar modo una tc dovrebbe equivalere a circa 80 radiografie al cranio; si parla di rischio stocastico e il mio dubbio è: se già una tc comporta un certo rischio oncologico, subirne 2 in meno di 2 giorni, significa raddoppiare la dose (di conseguenza 160 radiografie) e quindi un aumento delle possibilità di sviluppare la malattia? Si parla anche di tempi, ma volendo quantificare, si intende in 1, 5 o dopo 10 anni dalla tc lo sviluppo della malattia? L'ospedale vorrebbe rifare una tomografia computerizzata, da loro definita "leggera", al viso. Lei cosa ne pensa? Grazie per l'attenzione, distinti saluti.

Risposta

Dici il vero: c'è il rischio stocastico che nella sostanza è probabilistico, quindi nulla è detto.

Il tessuto nervoso non è tessuto, in sintesi quindi: nulla. In realtà, l'irradiazione dell'encefalo comprende: la tiroide e l'occhio.

In sintesi, se esiste un rischio maggiore sulla base di visita, la Tc va fatta e giustamente prevede una verifica dopo le 24 h. Se l'accertamento è chiesto dall'ospedale, si entra nell'analisi dei benefici/rischio/costi e la bilancia volge verso i benefici.

Risposta a cura di
Dr. Antonino Paolo Blando Medico Chirurgo
Dr. Antonino Paolo Blando
radiologo
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