Gentile utente,
ad oggi, la cura delle
sindromi mielodisplastiche è basata sulla classificazione del rischio della malattia, che tra le altre cose valuta anche le
alterazioni citogenetiche, penso che l'
ematologo ti abbia detto che non influisce sulla terapia al momento, nel senso che, avendo ancora l'
emoglobina maggiore di 10 g/dl (immagino unico parametro alterato) si possa soprassedere sull'inizio di altre terapie (come gli ipometilanti), ma inquadrare la malattia dal punto di vista citogenetico e molecolare è di fondamentale importanza.
Spero di essere stato utile.
Saluti