Gentile paziente,
L5-S1: per
anterolistesi, si intende lo scivolamento anteriore di un corpo vertebrale rispetto ad un altro. Nel tuo caso, il corpo vertebrale di L5 non è più allineato alla vertebra sottostante (S1), ma si trova in una posizione più anteriore. Tale condizione determina uno stato di
pseudoerniazione del disco intervertebrale L5-S1, non più contenuto dalla
vertebra soprastante (in questo caso L5) con conseguente interferenza meccanica nei confronti delle radici spinali; nel tuo caso, viene descritta una condizione di interferenza meccanica ad acido della radice spinale intraforaminale destra. L'anterolistesi può essere congenita, dovuta ad alterazioni della porzione posteriore delle vertebre o acquisita in seguito a traumi o per fenomeni degenerativi che coinvolgono i massicci articolari delle vertebre. Riguardo al trattamento di tali condizioni, ovviamente varia in base alla causa. In ogni caso, il mio consiglio è quello di completare l'iter diagnostico mediante
radiografia della colonna lombare da integrare con proiezioni dette
dinamiche, cioè eseguite in flessione ed in estensione, allo scopo di evidenziare se l'anterolistesi sia stabile o instabile, in relazione al variare o meno dell'entità del disallineamento vertebrale nelle 2 diverse posizioni.
L4-L5: quanto descritto dal collega fa pensare alla presenza di una
protrusione discale ad ampio raggio che tende ad assumere connotazione erniaria
contenuta, ossia localizzata al di sotto del legamento longitudinale posteriore. Non viene riferita la presenza di interferenza diretta del tessuto discale nei confronti delle radici spinali. Questa condizione è dovuta ad una degenerazione del disco intersomatico che, come un ammortizzatore
scarico, con difficoltà svolge il proprio compito e determina un alterato rapporto statico e dinamiche tra le vertebre sopra- e sottostanti. Queste condizioni sono in genere trattate in modo conservativo con terapia fisica riabilitativa ed eventuale trattamento infiltrativo.
In ogni caso, il consiglio è di rivolgerti ad uno specialista ortopedico per una più completa valutazione clinica e terapeutica.
Distinti saluti