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Qual è il rischio reale da esposizione a radiazioni per scopi medici?

Buongiorno, sono una donna che si è sottoposta recentemente ad una tac coronarica dopo un test da sforzo dubbio. Ho 41 anni e, visto il rischio radiologico legato all'esame, avrei preferito un'altra indagine (ecografia da stress) che però nella città in cui vivo, in Francia, non era facilmente accessibile. Purtroppo non è stato possibile parlare con il radiologo il giorno della Tac. Avrei voluto sapere esattamente qual era la dose assorbita. Mi auguro che con un apparecchio di nuova generazione sia stata non troppo elevata. Mi sto preoccupando perché dovrei probabilmente sottopormi ad una nuova mammografia (ne ho già fatta una circa 4 anni fa). Ora mi pongo il problema di quale sia il rischio reale da esposizione a radiazioni per scopi medici. Non riesco a capire come si possano estrapolare dei dati su questo, tumori che escono a distanza su campioni di popolazione assolutamente diverse, come si possono veramente correlare ad esami medici? Se ho ben capito, in realtà si parla in modo probabilistico. Vi ringrazio per l'attenzione. Non ho amici radiologi con cui confrontarmi ed i colleghi dell'ospedale in cui lavoro mi sembrano poco informati.

Risposta

L'esposizione dovrebbe essere riportata in una della immagini allegate. Non vedo un cumulo significativo tra la TC coronarica e l'ampio intervallo temporale.

Sicuramente, si tratterà di un'apparecchiatura di nuova generazione. Personalmente, penso che, nel dubbio, sia meglio fare direttamente una coronarografia e non una TC, non per la sensibilità, ma per l'eventuale ulteriore esposizione.

Per quanto riguarda la mammografia, dovrebbe essere ripetuta con intervalli nettamente inferiori, a seconda dei casi, ogni 1-2 anni dopo i 35 anni.

Risposta a cura di
Dr. Fortunato Sorrentino Medico Chirurgo
Dr. Fortunato Sorrentino
radiologo
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