Quali sono i sintomi della prostatite?
Da 2 anni, dopo la minzione, l'uretra si indolenzisce e rimangono bloccate dentro alcune gocce che devo trasportare fuori aiutandomi con un dito, spremendo il pene per farle uscire. Rimane spesso una certa quantità di urina che riesco ad espellere solo con movimenti dello sfintere uretrale. È normale utilizzare 3 o 4 volte la spinta dello sfintere uretrale per espellere l'urina? Normalmente non dovrebbe fluire tutta da sola fino all'ultima goccia? Lo stesso problema si verifica anche dopo l'eiaculazione. Poche gocce rimangono all'interno e devo utilizzare il dito per portarle fuori. È presente anche gocciolamento post minzionale. Dopo l'eiaculazione, la minzione che segue ha un getto di forza stranamente ridotta ed il dolore all'uretra si presenta in modo ancora più forte del solito. 6 mesi fa mi sono recato da un urologo, a seguito di ecografia vescicale e renale, dopo aver toccato la prostata senza fare l'ecografia, ha detto che si trattava di una prostatite. Mi ha dato delle supposte e un antibiotico per un mese. I sintomi non sembrano essere diminuiti e la situazione è rimasta invariata. Ho aspettato un altro po' di tempo nel caso gli effetti delle cure si presentassero a distanza di tempo, ma niente. Ora, da 3 settimane, soffro di un nuovo sintomo. Arrivo ad urinare anche 10 o 15 volte al giorno, molte volte la quantità di urina è abbondante, come se non andassi da ore, quando invece passa soltanto mezz'ora o poco più. Non ci sono sintomi come sangue nelle urine o bruciore. Ho prenotato un'altra visita urologica da quello stesso urologo visto che questa situazione continua e mi allarma non poco. Mi sono anche rivolto al mio medico curante che mi ha prescritto varie analisi, tra cui il psa, che è risultato nella norma. Anche gli esami delle urine sono negativi. Può essere che la prostatite si sia fatta più aggressiva o forse ci sono altre ragioni per questo disagio? Voi cosa ne dite?
Risposta
Non ci riferisci l'età, che per noi è un dato essenziale.
In linea di massima, quella di
prostatite è la diagnosi più comune, ma se i disturbi persistono, è necessario passare ad un secondo livello di accertamenti.
Il nostro collega ti saprà certamente consigliare per il meglio.
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