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Cosa può fare un uomo che, dopo esser stato operato di varicocele, accusa problemi urologici importanti?

Salve, 
12 anni fa venivo operato di varicocele sinistro per una dolenzia testicolare ed ecografie che mettevano in evidenza un varicocele di 3° grado e una cisti della testa dell'epididimo di 8 mm, ma di questa cisti mi dicevano che molti erano gli uomini che ce l'hanno e non era niente di grave. Arriva il professore che mi dice di operarmi di varicocele perché per lui andava fatto e la dolenzia era provocata da ciò. Accetto e mi faccio operare, ma il problema diventa 100 volte peggiore, dolore testicolare e problemi che si aggiungono, urinari importanti e fecali. Alvo diarroico. In questa situazione, ci rimango per 2 anni oltre al dolore sacrale e al fianco sinistro. Dopo questo periodo, mi rimetto al lavoro per non toccare più urologi che in continuazione mi davano terapie per prostatite abatterica. In questi 10 anni, ho lavorato molto e questo dolore al fianco sinistro è sempre stato presente, come anche la difficoltà ad urinare e alvo diarroico. Ho fatto cure di qualsiasi genere: chimiche, omeopatiche, alimentazione supercontrollata, integratori di ogni genere. Il mio problema ad oggi si è impennato tanto da non poter lavorare per il dolore al fianco, con problemi uro-fecali importanti. Non so più cosa fare, ma vivere così è deleterio. Negli ultimi mesi, ho notato che se mi masturbo, finita l'erezione il pene, invece di tornare ad una situazione normale, rimane gonfio come di liquido e la pelle che copre il glande si gonfia come se ci fosse acqua sotto la pelle, tipo quando hai una bruciatura, ma senza alcun dolore. Per tornare alla situazione iniziale, devo aspettare che questo liquido si riassorba e ci vogliono anche più di 24 ore. Cosa mi potete dire su questa situazione che ha dell'assurdo e mi mette fuori dal mondo a 50 anni?

Grazie

Risposta

Buonasera,
immagino che tu abbia avuto un intervento di chirurgia tradizionale (non a cielo coperto-radiologia interventistica). Sarebbe importante sapere a che livello (addome o inguine) hai avuto l'incisione.

Ad ogni buon conto, è possibile pensare soltanto ad un danno nervoso o linfatico.

Ti consiglierei di effettuare una risonanza magnetica della zona dove hai maggiori fastidi. 

Poi, necessariamente, devi rivolgerti ad uno specialista almeno per una diagnosi.

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Giuseppe Dovinola Medico Chirurgo
Dr. Giuseppe Dovinola
andrologourologo
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