Cosa fare per una poliradicolopatia?

Buongiorno, sono una donna di 57 anni, peso 94 Kg per 1,69 mt di altezza. Da 15 giorni, dimessa dall'ospedale reparto reumatologia, con diagnosi di poliradicolopatia a massimo livello di L5-L4, trattata anche a dimissioni con: antinfiammatori (Ketoprofene 200), Paracetamolo 1000, miorilassanti [miscela racemica degli isomeri R(-) e R(+) dell’acido beta-(aminometil)-p-cloroidrocinnamico (= baclofene): 25 mg] e da oggi in aggiunta una compressa di Duloxetina 30. Gli accertamenti durante il ricovero hanno escluso gli esiti di reumatismo e di artrosi se non compatibile con l'età come causa dei continui lancinanti dolori all'inguine e alle cosce fino ad arrivare nella parte anteriore di entrambe le gambe. Eseguita elettromiografia, mi viene fatta diagnosi di poliradicolopatia a massimo livello di L5-L4 con terapia come sopra descritta. Di cosa si tratta? C'è solo questa cura? Qual è la prognosi? Ci sono altri esami che meglio potrebbero definire la diagnosi e probabili cause? Esami eseguiti: risonanza magnetica alla colonna e lombo sacrale, tac addome completo con contrasto, ecografia addome, lastra colonna, moc, scintigrafia ossea, con esiti di incerte microfratture femorali non confermate da una successiva tac.