Come intervenire per una placca calcificata all'origine della carotide interna?
Buonasera,
un recente ecocolordoppler ha rivelato una placca calcificata all'origine della carotide interna con stenosi che appare emodinamicamente significativa. Mi hanno detto che occorre intervenire chirurgicamente. In cosa consisterà l'intervento? È pericoloso?
Grazie
un recente ecocolordoppler ha rivelato una placca calcificata all'origine della carotide interna con stenosi che appare emodinamicamente significativa. Mi hanno detto che occorre intervenire chirurgicamente. In cosa consisterà l'intervento? È pericoloso?
Grazie
Risposta
Buongiorno,
l'intervento è noto come tromboarterectomia carotidea.
Si pratica un'incisione lungo la parte laterale del collo, sopra l'arteria carotide; si accede all'arteria carotide; si posizionano dei clamp per occluderla temporaneamente; l'arteria viene aperta; a volte si posiziona uno shunt, ovvero un tubicino che consente di mantenere il flusso di sangue durante la procedura; la placca viene rimossa; l'arteria viene richiusa; si richiudono i tessuti e la cute sovrastanti.
l'intervento è noto come tromboarterectomia carotidea.
Si pratica un'incisione lungo la parte laterale del collo, sopra l'arteria carotide; si accede all'arteria carotide; si posizionano dei clamp per occluderla temporaneamente; l'arteria viene aperta; a volte si posiziona uno shunt, ovvero un tubicino che consente di mantenere il flusso di sangue durante la procedura; la placca viene rimossa; l'arteria viene richiusa; si richiudono i tessuti e la cute sovrastanti.
A volte, si lascia un piccolo drenaggio che viene rimosso 1-2 giorni dopo.
La procedura è fatta in anestesia generale o loco/regionale.
I rischi dell'intervento includono lo stroke; l'intervento, come altri, è in genere consigliato quando il rapporto rischio/beneficio è favorevole, ovvero quando negli anni i pazienti operati hanno aspettativa/qualità di vita migliore di quelli non operati.
La procedura è fatta in anestesia generale o loco/regionale.
I rischi dell'intervento includono lo stroke; l'intervento, come altri, è in genere consigliato quando il rapporto rischio/beneficio è favorevole, ovvero quando negli anni i pazienti operati hanno aspettativa/qualità di vita migliore di quelli non operati.
Un saluto
Dr. Amedeo Spina
cardiochirurgo
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