Parlare di
equilibrio è come parlare di un computer con entrate al sistema (
occhio,
orecchio, piede, muscoli del collo, bocca), un computer che ha in memoria il programma motorio migliore da adattare alla situazione, un processore rappresentato dal
cervelletto e due uscite: una vestibolo oculomotoria e una tonica posturale.
Solo una visione globale di queste componenti ci permette di capire il problema.
Nel tuo caso, l’occhio è un importantissimo recettore, l’anziano, nel suo equilibrio, spesso si appoggia sull’occhio, che diventa recettore preferenziale.