Il trapianto di fegato può avvenire sia dopo il decesso del donatore che da donatore vivente.
Nel primo caso si parla di tecnica "split": si usa tutto il fegato che può essere diviso in due parti e trapiantato in due diversi riceventi.
Nel caso del trapianto da donatore vivente si usa la stessa tecnica: il fegato viene diviso in due parti e una viene impiantata nel paziente con malattia cronica del fegato.
E' una tecnica a cui si può ricorrere perché il fegato è un organo in grado di ricrescere e rigenerarsi permettendo di risolvere il problema dell'insufficienza degli organi disponibili per il trapianto.
Vi si ricorre per esplicita richiesta sia del donatore che del ricevente che normalmente è un parente stretto, ma la consanguineità non è di per sé garanzia di maggior compatibilità.