Prima di rispondere alla tua domanda, premetto che sulla morfina esistono numerosi pregiudizi assolutamente senza fondamento. Tale farmaco è usato fin dall'antichità dalla Mesopotamia.
Esso può agire nel nostro corpo perchè imita delle sostanze che noi stessi produciamo e che si chiamano endorfine. I principali pregiudizi sono: chi usa la morfina diventa tossico: è falso, chi usa morfina sviluppa dipendenza fisica (ossia non si può interrompere in modo brusco il farmaco, dato che in questo caso si avrebbe crisi di astinenza), ma non sviluppa dipendenza psicologica (ossia quei comportamenti antisociali che ti inducono alla ricerca della sostanza).
Chi usa la morfina è un paziente terminale: falso, la morfina può essere usata sia nel dolore legato ai tumori, ma anche nel dolore non legato ai tumori. La depressione respiratoria: questo problema si sviluppa solo se si prende una dose sbagliata (molto alta). Non vuol dire che la morfina faccia respirare male.
Quando una persona ha un'importante dispnea viene comunemente usata la morfina per togliere l'affanno (ovviamente al giusto dosaggio e in modo controllato). La tolleranza: vuol dire che bisogna aumentare le dosi nel tempo per avere lo stesso effetto. Questo problema esiste, di solito è contenuto e, se per caso insorge, si può trattare cambiando la morfina con uno degli altri oppioidi in commercio (questo di solito ristabilisce l'effetto).
La morfina danneggia gli organi, lo stomaco, altro: falso, la morfina e gli oppioidi non danneggiano gli organi.
Possono esserci effetti collaterali di cui parlerò tra un attimo, ma non sono danni agli organi. Se si sospende o si riduce la Morfina, quegli effetti spariscono nell'arco di alcune ore e il paziente torna ad essere chi era prima di assumerlo.
Gli effetti collaterali sono:
È un ottimo farmaco, che va però "controllato" da un medico esperto per poter ottimizzare i dosaggi e creare un percorso terapeutico razionale e funzionale dedicato ad ogni singolo paziente.