La
Malattia di Parkinson è una patologia
degenerativa del
sistema nervoso centrale in cui vengono colpiti i nuclei della base con perdita di funzionalità e numero dei
neuroni presenti in quell'area con deficit della
funzione dopaminergica.
È una malattia variabilmente progressiva con una clinica caratterizzata da
tremore a riposo ai 4 arti, ipertono plastico assiale ed ai 4 arti,
bradicinesia ed impaccio nei movimenti fini, disturbi nella deambulazione a piccoli passi con tendenza al freezing ("
passi congelati") e anteropulsione, tendenza all'ipotensione ortostatica.
Dal punto di vista clinico, la malattia può essere "
curata" nel senso che le terapie farmacologiche o chirurgiche nei casi particolari, tendono a cercare di
limitarne la progressione, di ridurre la gravità dei sintomi che però variabilmente (ed è abbastanza soggettivo da paziente a paziente) progredisce nel tempo.
I
sintomi possono comparire a qualsiasi età, anche se un esordio prima dei 40 anni è insolito e prima dei 20 estremamente raro. Nella maggioranza dei casi, i primi sintomi si notano intorno ai 60 anni. Il motivo per cui questi neuroni rimpiccioliscono e poi muoiono non è ancora noto.
Le
terapie tendono a migliorare la qualità di vita ritardando il più possibile l'aggravamento, ma non vi sono ancora terapie efficaci ad eliminare la malattia determinandone una guarigione nel senso proprio della definizione.