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Cosa potrebbe causare un bruciore alla minzione?

Buongiorno, sono un ragazzo di 29 anni e da 2 anni soffro di un fastidioso bruciore durante la minzione. Due anni e mezzo fa, mi sono sottoposto ad un intervento di varicocele (ad un solo testicolo); l'intervento è riuscito bene. Mi hanno sottoposto a controlli di check up secondo protocollo e risulta tutto a posto. Oltre a questo non ho mai avuto alcun problema, nè durante i rapporti e nemmeno nella minzione. Sei mesi dopo, improvvisamente, ho sentito un lieve bruciore durante la minzione, che è andato peggiorando nei mesi successivi. Durante i rapporti non avevo bruciore, ma quando dopo andavo in bagno era più forte. Mi hanno fatto fare esami del sangue, ecografia inguinale, tampone, esami urine e tutto è risultato negativo. Avevo notato un puntino rosso sul glande, ma l'urologo disse che i risultati erano negativi e non mi prescrisse nulla. Mi sono fatto visitare da altri medici, ma nessuno trovò qualcosa di anomalo. Nelle settimane successive, notai che la macchia rossa era sparita, ma il bruciore no. Non ho problemi ad andare di corpo, anche se quando ci vado ci resto per molto tempo, ma non perché fatico a spingere, preferisco che sia naturale e ci metto più tempo. Da qualche mese però, è aumentato il bruciore, ma a parte questo non noto nessun sintomo visivo. La prima volta che arrivò il bruciore ebbi crampi e dolori nella parte inferiore all'addome, ma poi sparirono. Da qualche mese, mi ammalo di continuo, principalmente influenze intestinali o di stomaco ed è strano perché mi sono sempre ammalato di rado, tranne alla gola per via delle tonsille ipertrofiche. Durante l'influenza, il dolore è insopportabile, cerco di non andare in bagno. Bevo molto e pratico regolarmente attività fisica. Spero possiate aiutarmi. Grazie mille.

Risposta

Credo che la tua sintomatologia non sia riconducibile al tuo problema di varicocele nè all'intervento effettuato.

Potrebbe essere correlata con i disturbi gastrointestinali, per cui ti consiglio una valutazione dal tuo medico di famiglia ed, eventualmente, se i sintomi urologici persistono, una valutazione specialistica urologica.
Risposta a cura di
Dr. Carmelo Di Franco Medico Chirurgo
Dr. Carmelo Di Franco
andrologourologo
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