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I microsievert sono pericolosi?

Vorrei sapere a quanti microsievert si viene esposti stando vicino per una mezz'oretta ad un paziente che è stato sottoposto a scintigrafia cerebrale. È pericoloso? Come mai a questi pazienti viene vietato di avvicinarsi a donne incinte e bambini se le radiazioni sono pericolose per tutti? Se sono socialmente pericolosi perchè non vengono trattenuti per almeno 24 ore?

Risposta

Circa la tutela dalle radiazioni ionizzanti per la popolazione, ed in particolare per i familiari dei pazienti, dal momento che i traccianti radioattivi vengono rapidamente eliminati dal corpo, la semplice precauzione di utilizzare i servizi igienici del presidio diagnostico al termine dell'esame, limiterà l’esposizione di radiazioni alle altre persone.

Una volta terminato l’esame il rischio da radiazioni per i familiari del paziente si può considerare trascurabile, dato che la quasi totalità dei radiofarmaci utilizzati esaurisce rapidamente la radioattività (alcune ore).

Le dosi assorbite dal paziente, immediatamente dopo la somministrazione e dopo 2 ore sono rassicuranti anche per le indagini che comportano attività piuttosto elevate come la scintigrafia ossea e l’angiocardioscintigrafia.

Ciò nondimeno è consigliabile di evitare lo stretto e prolungato contatto nelle prime ore soprattutto nei confronti dei bambini e delle donne gravide perchè sono i soggetti più sensibili ai danni probabilistici da radiazioni.

Il più importante fattore di riduzione della dose è la distanza, in quanto le radiazioni ionizzanti cedono e perdono energia nella materia e l'intensità di dose si riduce di un fattore proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente, che in questo caso è il paziente (legge della dispersione quadratica dell'energia). Pertanto il paziente sottoposto ad indagine scintigrafica non può essere considerato "socialmente pericoloso". 

Risposta a cura di
Dr. Aurelio Caronia Medico Chirurgo
Dr. Aurelio Caronia
radiologo
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