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Un massaggio rilassante è controindicato per una persona affetta da diabete?

Buonasera, 
sono un'operatrice olistica e mi occupo di massaggi del benessere (dai rilassanti, ai drenanti, ai miorilassanti del benessere). Una signora che soffre di diabete (che le ha provocato ulcere alle gambe) si è rivolta a me per un "blocco" alla cervicale/schiena dovuto a colpo di freddo (null'altro) e mi ha chiesto se posso scaldarle e scioglierle questa contrattura. Non conoscendo però perfettamente la problematica diabete, volevo capire se, secondo voi, ci sono controindicazioni in un massaggio rilassante ad esempio. I tessuti reagiscono diversamente? Le posso dare sollievo? Ne vorrei sapere di più per non sconfinare in nessun altro campo (lungi da me) o danneggiare la cliente. 

Grazie infinite per la risposta

Risposta

Buongiorno,
la domanda consente una valutazione generale circa possibilità e limiti e/o rischi possibilmente associati o correlati a massoterapia in generale e del benessere specificatamente.

Sono diversi gli studi controllati che sono stati svolti e valutati anche in ambito universitario: essi hanno portato alla conclusione unanime che la massoterapia (sempre in combinazione con regolari terapia medica e stile di vita adeguato) induca un miglioramento del quadro sintomatologico e di quello metabolico del paziente affetto da diabete mellito.

Un massaggio ben condotto comporta un miglioramento della circolazione sanguigna distrettuale: questo significa di certo un arricchimento di ossigeno e, in genere, di sostanze nutritive laddove il massaggio viene svolto.

La prova di un'azione benefica di un massaggio ben condotto risulta dal fatto che i livelli di glicemia, dopo un'ora dalla fine di un massaggio, risultano inferiori se confrontati con i valori iniziali.

Inoltre, appare significativo, dal punto di vista patologico, sottolineare come nel paziente diabetico, proprio per la scarsa efficienza del metabolismo degli zuccheri, sussista un deficit funzionale sia muscolare che delle strutture allegate come tendini e legamenti.

La massoterapia può favorire un rassodamento di tali strutture potendo, col tempo, assecondare una trasformazione positiva delle funzioni.

Infine, ma non per ultimo, appare apprezzabile che un massaggio riesca a favorire, con la distensione delle strutture, un rilassamento generale dell'organismo nella sua interezza, con facoltà di ridurre lo stato di tensione e di stress del quale è ben risaputa l'azione prodiabetica, favorita dall'aumento del rilascio degli ormoni relativi (primo fra tutti il cortisolo).

In conclusione: risulta esatta l'affermazione secondo la quale la massoterapia, associando stretching ad un quotidiano esercizio fisico, concorre significativamente non solo a livello locale muscolare, articolare e tendineo  ad ottimizzare la funzione (comprendendo il miglioramento emoreologico della circolazione) dei tessuti e la mobilità articolare, ma anche, in generale, il metabolismo degli zuccheri. 

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Flavio Trombetta Medico Chirurgo
Dr. Flavio Trombetta
diabetologomedico di Medicina interna
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