Nelle fasi iniziali di questa patologia, la fisioterapia ha lo scopo di ridurre il dolore notturno e iniziare a recuperare la mobilità; occorre aumentare lo spazio in cui scorre il tendine del sopraspianto, e si raggiunge questo obiettivo attraverso manipolazioni su spalla, collo e arto superiore in toto, e insegnando al paziente alcuni esercizi che stabilizzano la scapola (se la scapola è stabilizzata e non tende ad alzarsi, lo spazio per il soparaspinato non si riduce).
Anche la tecar-terapia in fase acuta può essere utile, a patto che venga eseguita in modalità A-TERMICA (cioè a freddo, altrimenti la vasodilatazione aumenta la compressione sul tendine).
La fase conclusiva della riabilitazione, una volta recuparata una buona mobilità della spalla, consiste in esercizi di rinforzo (specialmente extra-rotatori di omero) al fine di recuparare la piena funzione dell'articolazione.