Salve,
nella domanda non chiarisci la tua età. Lo sottolineo perché, naturalmente, dopo i 40 anni subentra un difetto nella visione da vicino (
presbiopia) che, in caso di
miopia, richiede una minor correzione da vicino, rispetto a quella per lontano.
Correggendo al massimo il difetto visivo per lontano, a prescindere dall'età, comunque, il miope si sforzerà meno nella visione da vicino con una correzione inferiore (anche se, oltre alla messa a fuoco -
accomodazione - nella visione da vicino concorre anche la
convergenza: gli occhi devono necessariamente convergere verso il naso per assicurare una corretta visione).
L'equilibrio corretto nella visione è dato proprio dal
rapporto tra accomodazione e convergenza.
Se ti ritrovi anagraficamente attorno ai 40-45 anni, quello che avverti è assolutamente naturale e devi usare una correzione inferiore, adatta alla distanza ravvicinata in uso.
Se sei più giovane, devi pensare che comunque la massima correzione induce un aumento di accomodazione per vicino, quindi un maggiore sforzo. Se tale sforzo crea un disagio non sostenibile, fatti ricontrollare.
In ogni caso, l'uso di una correzione più bassa, superati i 6/7 anni di vita (quella che viene definita
età plastica), non potrà peggiorare il difetto visivo.