Salve,
si tratta evidentemente di un
aneurisma dell'aorta, cioè di una dilatazione patologica del vaso, situazione che rischia di compromettere la circolazione nell'aorta stessa e nei rami arteriosi che da essa si diramano e che comporta un progressivo assottigliamento della parete aortica; tale assottigliamento aumenta la fragilità del vaso e comporta il rischio di una rottura.
Rischio tanto più elevato quanto più è dilatato il vaso.
È intuitivo che una rottura dell'arteria, evento solitamente acuto e drammatico, comporta un elevatissimo rischio per la vita.
Per quanto riguarda le tecniche, dipende da quale tratto di aorta è interessato dalla patologia: aorta toracica ascendente, arco aortico,
aorta toracica discendente, aorta addominale; per quest'ultima, si tratta ormai di un intervento collaudato e sicuro, esente da grossi rischi, sia che si proceda alla rimozione del vaso nativo e alla sua completa sostituzione con una protesi vascolare, sia si opti per una protesi posta all'interno dell'arteria originale.
Per quanto riguarda l'aorta toracica, si tratta di situazioni più delicate e di interventi chirurgici molto più complessi e delicati, con un elevato rischio operatorio e post-operatorio, sia che si proceda all'installazione di protesi vascolari complete sia che si decida di usare protesi interne, che si adattano alla parete nativa aumentandone la resistenza senza ostacolare il flusso di sangue nelle arterie che nascono dall'aorta (tronco anonimo, carotidi comuni, succlavia sinistra, arterie intercostali e spinali, arterie splancniche).