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Un quarantacinquenne che ha subito un infortunio alla caviglia può ancora giocare a calcetto?

Buongiorno, a seguito di infortunio derivante da uno scontro in partita di calcetto, avvenuto all'incirca a metà dicembre, dopo risonanza magnetica a piede e caviglia effettuata però solo la settimana scorsa, perchè credevo che il dolore passasse spontaneamente, il responso è stato questo: "area di edema osseo del versante laterale del calcagno. Processo di stieda astragalico con tenosinovite del flessore lungo, modesta entesopatia plantare, assenza di versamento articolare, assenti borsiti, non evidenti lesioni delle altre strutture mio-tendinee, non evidenti lesioni delle altre strutture capsulo-legamentose". Tutto questo al piede sinistro, al piede destro invece, circa 2 anni fa, a seguito sempre di partita di calcetto, tornai a casa con un dolore molto forte che mi bloccò per 2 giorni, mi fu riscontrata spina calcaneare. Sono in attesa di chiamata dall'ospedale per fare le terapie con le onde d'urto; nel frattempo, non avendo avvertito più dolore, sono tornato a giocare a calcetto senza fastidi. Per quanto riguarda il piede sinistro, queste cose spariranno spontaneamente? Occorrono terapie? In quanto tempo potrei tornare a giocare a calcetto? Per la spina invece, secondo voi mentre sono in attesa delle terapie, potrebbe essere poco prudente giocare a calcetto, pur non avvertendo fastidi? Ho 45 anni, sono alto 172 cm e peso 60 kg. Grazie per la risposta.

Risposta

Vedo che il tuo peso rispetto all'altezza ti sta aiutando molto.

Ti posso dire comunque che attività in acqua ti potrà essere di grosso giovamento e poi un po' di ginnastica propriocettiva con un fisioterapista potrà rinforzare le caviglie (tavoletta propriocettiva), poi, se non hai fastidio nel giocare, gioca, ma dopo la partita utilizza la crioterapia (ghiaccio) per 15 minuti e crema antinfiammatoria.

Risposta a cura di
Dr. Andrea Iannetti
Dr. Andrea Iannetti
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