Buongiorno,
la vera
poliposi nasale più che una patologia a sè stante possiamo considerarla come la conseguenza di un tipo di
rinite che costituisce il terreno su cui la poliposi può svilupparsi; pertanto, di fronte ad un paziente con questa patologia, è necessaria un'attenta diagnosi rinologica.
Innanzitutto: si tratta di una vera poliposi? In quanto esistono delle patologie che possono simulare la poliposi come forme tumorali o il papilloma invertito, mucoceli, ciò che deve colpire è che in questo caso la patologia è monolaterale il più delle volte, mentre la vera poliposi è solitamente bilaterale.
Se ci troviamo di fronte ad una vera poliposi, si parte dall'anamnesi in quanto, spesso, in ambito familiare, abbiamo la ricorrenza di questa patologia che sovente si associa ad
asma ed intolleranza all'
Aspirina.
In seconda battuta, la
visita endoscopica e la TAC del massiccio facciale che ci permette di verificare quanto è estesa la poliposi, i
test allergici e, soprattutto la
citologia nasale.
È stato dimostrato che questa patologia si associa molto spesso ad una
rinite cellulare, del tipo Nares o Naresma, in cui, per motivi genetici, nel nostro naso, si vengono a trovare delle cellule chiamate
eosinofili o
mastociti da sole o associate, che determinano la patologia, pur in assenza di una rinite allergica o addirittura a complicare il quadro, associata ad essa.
Questo fatto non è privo di importanza, perché se è vero che spesso per la sua estensione la poliposi deve essere trattata con terapia chirurgica endoscopica funzionale al fine di liberare le strutture naso-sinusali e ripristinare la pervietà degli osti sinusali, è anche vero che grazie alla clinica (asma), alla presenza o meno di una rinite allergica ed ai dati della citologia nasale possiamo verificare qual è l'indice di recidiva post intervento.
In quanto, in quelle poliposi associate ad una semplice rinopatia vasomotoria o in un'allergia l'indice di recidiva sarà molto basso e pertanto l'intervento darà grandi risultati, mentre se vi è al di sotto una Nares o una naresma la possibilità di recidiva è altissima a breve distanza.
Questo significa che il paziente va seguito post chirurgia con terapia medica e con accertamenti endoscopici e citologia nasale.
La
terapia medica comporta l'uso di diversi prodotti, i
cortisonici locali (meglio se a bassa diffusione generale e a specifica azione nasale), gli
antistaminici, i cortisonici generali, l'
acido ialuronico.
Da ultimo, da auricoloterapeuta aggiungerei anche l'auricoloterapia con cui possiamo direttamente agire a livello cerebrale per attuare un aiuto alla patologia.
Un saluto