Buongiorno,
il tuo
ipocorticosurrenalismo iatrogeno è secondario ad un intervento chirurgico sull'
ipofisi. Talvolta, il
danno può essere solo
transitorio, dovuto al trauma subito dalle cellule che producono l'
ACTH, altre volte, il
danno è
definitivo per il semplice motivo che le cellule secernenti ACTH sono state asportate insieme all'
adenoma.
Per tale motivo, le linee guida consigliano di effettuare una
valutazione semestrale della funzionalità basale e/o stimolata dell'asse
ipotalamo, ipofisi, surrene, in assenza di terapia per valutare un'eventuale ripresa della funzione di tale asse. Se dopo 24 mesi la funzione dell'asse non fosse ripristinata, molto probabilmente il danno è definitivo ed, a questo punto, la
terapia sostitutiva è ad vitam.
Per quanto riguarda la
terapia sostitutiva, ci sono più formulazioni di
Cortisone:
Cortone acetato ad un dosaggio di 25 mg/di suddiviso in 2 somministrazioni,
Hydrocortisone 10 mg 3 volte al dì e la nuova formulazione a rilascio modificato,
Plenadren, messa a punto per riprodurre le fisiologiche fluttuazioni di questo ormone nel sangue, nelle diverse fasi del giorno, perché la
secrezione endogena di
cortisolo presenta un caratteristico
ritmo circadiano: i suoi livelli sono più alti al mattino e vanno riducendosi nel corso della giornata, fino a raggiungere le concentrazioni minime nelle ore notturne.
Le
terapie sostitutive, utilizzate finora (Cortone acetato e Hydrocortisone), sono a
rilascio immediato e devono quindi essere assunte 2-3 volte al giorno, senza tuttavia riuscire a mimare il ritmo fisiologico del cortisolo. Questo può provocare nel paziente in trattamento cronico una serie di
effetti indesiderati quali
ipertensione arteriosa, intolleranza glucidica,
dislipidemia,
osteoporosi e disturbi del sonno.
La nuova formulazione di
idrocortisone a rilascio modificato si assume invece al
risveglio, una sola volta al giorno. Dopo un primo picco di assorbimento (le concentrazioni di cortisolo aumentano nel sangue a distanza di una ventina di minuti dall’assunzione del farmaco), il nucleo a rilascio prolungato determina un rilascio continuo di cortisolo durante la giornata, mentre, nelle ore notturne, non c’è rilascio dell’ormone.
Il Plenadren è stato ammesso alla rimborsabilità a carico dell’SSN (classe H) dal 2013 ed è diventato effettivamente disponibile per i pazienti italiani in compresse da 5 e da 20 mg.