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Come si cura la fibrillazione atriale?

Salve,
sono una donna di 64 anni. Un mese fa, ho avuto un episodio di fibrillazione atriale rientrato autonomamente senza farmaci. Il cardiologo, dopo un controllo con holter di 24 h, mi ha prescritto un antiaritmico: Flecainide teva 100 mg e delle iniezioni di anticoagulante: Clexane 8000 (peso 96 kg). Dopo 10 giorni, ha ritenuto opportuno aumentare a 150 mg l'antiaritmico. Dopo un mese, ho ripetuto il controllo con holter ed il cardiologo ha ritenuto di aumentare a 200 mg il Flecainide. Continuo con Flexane, ma passeremo a breve ad un anticoagulante in pastiglie. La fibrillazione atriale non si è ripetuta, se non per un episodio di pochi secondi, ma sono stati registrati numerosi battiti in batteria di fibrillazione sv, con episodi di extrasistole. Potrebbero esserci terapie alternative per il mio caso o va bene continuare così? Da quando prendo l'antiaritmico, ho la sensazione che le palpitazioni siano aumentate e si è accentuata la bradicardia, con circa 65 battiti al minuto.

Grazie

Risposta

Buongiorno,
andiamo per gradi.

L'antiaritmico fa il suo dovere e ciò lo si misura con la frequenza cardiaca scesa (leggasi bradicardia).

Tu però percepisci ovviamente di più i brevi periodi di mini-aritmia proprio per i su citati motivi: di base, hai un battito più lento che se accelera viene sentito di più; prima, di base, si era più alti di frequenza cardiaca (FC) e le variazioni venivano meno avvertite in maniera soggettiva.

Condivido che a breve debba esser considerato l'uso di un anticoagulante (in base alle scale di rischio CHADSVASC e HAS-BLED), meglio se uno dei nuovi anticoagulanti orali detti NAO (leggasi, Rivaroxaban) che sono più maneggevoli ed affidabili della vecchia TAO (terapia anticoagulante orale) a base di antagonisti della vitamina K.

Sulle terapie alternative della fibrillazione atriale, dipende da parametri anche ecocardiografici che io ad oggi non ho, ma comunque ti assicuro che la gamma è ampia sia come pillole antiaritmiche che come procedure varie (cardioversioni elettriche e mini procedure chirurgiche). 

Un saluto
Risposta a cura di
Dr. Luigi Gianturco Medico Chirurgo
Dr. Luigi Gianturco
cardiologo
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