Buongiorno,
la
ferritina alta (
iperferritinemia) è una patologia connessa al sovraccarico di ferro nel sangue. La ferritina, infatti, è la proteina incaricata dell’immagazzinamento del ferro necessario al nostro organismo ed è contenuta maggiormente nelle cellule e in piccole quantità anche nel sangue.
La
ferritina si trova soprattutto nel
fegato che è autentico magazzino per il ferro, nella
milza, nel
midollo osseo, nel miocardio, nella placenta, nel sangue, ma anche nei tessuti tumorali. La ferritina alta viene spesso associata a stati infiammatori acuti e cronici o dismetabolici.
Le cause di ferritina alta nel sangue possono essere diverse, quali:
- presenza di uno stato infiammatorio (infezioni, malattie infiammatorie acute e croniche, neoplasie). In questi casi, la ferritina nei tessuti (e nel sangue) aumenta.
- sovraccarico di ferro (attraverso la dieta e gli integratori o farmaci specifici). Se aumenta il ferro, anche la produzione di ferritina aumenta e l’incremento è spesso preceduto dall’aumento della sideremia.
- trasfusioni di sangue
- necrosi di porzioni estese di tessuto. Si verifica nelle epatiti acute e croniche, poiché nelle cellule del fegato le concentrazioni di ferritina sono particolarmente elevate.
-
emocromatosi ereditaria: una malattia genetica che determina un assorbimento anomalo del ferro. In questi casi, la ferritina alta è accompagnata allo sviluppo di una cataratta precoce.
-
leucemia.
- disturbi metabolici. La ferritina alta può essere correlata ad alterazioni del metabolismo come iperuricemia, ipertensione arteriosa, obesità, ipertrigliceridemia, diabete e ipercolesterolemia.
La ferritina alta non comporta particolari sintomi, tuttavia, è riscontrabile attraverso delle analisi del sangue con dosaggio della ferritina. La quota normale di ferritina è 60-400 ng/mL per l'uomo, 15-150 per la donna fertile, e 30-400 per le donne in
menopausa. Per la cronaca, la sideremia prevede 60-160 mcg/dL per l’uomo e 40-140 per le donne.
Quando la ferritina è alta, la terapia prevede prelievi periodici di sangue, con lo scopo di eliminare i
globuli rossi (ricchi di ferro), stimolando l’organismo a produrne di nuovi sani. Inoltre, viene prescritta sia una dieta a bassa contenuto di ferro, che l’assunzione di chelanti (principi attivi che trasformano il ferro in un complesso che viene filtrato dai reni), che facilitano l’eliminazione del ferro attraverso le urine.
L’iperferritinemia, se imputabile ad un sovraccarico di ferro, può comportare conseguenze anche gravi. Il ferro, infatti, quando in eccesso, si deposita in vari organi (fegato,
polmoni, midollo osseo,
cuore,
pelle e ghiandole endocrine) danneggiando le cellule dei tessuti, causando diverse patologie, che incidono negativamente sulle aspettative di vita del paziente, quali:
Non si dovrebbe mai tentare di risolvere degli squilibri mineralvitaminici con integratori. Stessa cosa con la ferritina. Questi interventi correttivi sono sempre di tipo sintomatico e dunque non risolutivo. Occorre andare sempre alla radice dei problemi, alle loro cause.
Affinché la ferritina si abbassi, occorre che calino le infiammazioni, si chiamino esse
coliti, epatiti,
nefriti,
flebiti, riniti e così via. Essere vegetariani e persino vegani non basta. Occorre evitare la cottura dei vegetali e occorre bloccare ogni assunzione di integratori.
Rendere dunque il sangue più fluido e assumere frutta e verdure crude a volontà, puntando non a specifici risultati, ma al riequilibrio generale dell'organismo. Chiaramente, se la ferritina alta non è una conseguenza del sovraccarico di ferro è necessario curare la malattia che l’ha determinata.