La risposta a questa domanda è alquanto complessa, in ragione della complessità della patologia e della variabilità individuale da paziente a paziente. Spesso quindi, ha poco senso parlare della terapia dell'
artrite reumatoide in senso assoluto, mentre è fondamentale (come raccomandato in tutte le linee guida internazionali) la personalizzazione del
trattamento sul singolo individuo.
Grossolanamente, ogni paziente affetto da
artrite reumatoide dovrebbe essere trattato quanto prima con uno dei cosiddetti
farmaci di fondo (conosciuti con l'acronimo di
DMARDs, che significa
Farmaci antireumatici che modificano la malattia), capaci non solo di migliorare segni e sintomi di malattia, ma anche di rallentare o
bloccare la progressione della patologia stessa.
Esistono al momento due grosse categorie di
DMARDs: quelle
tradizionali e quelle
biotecnologiche (o biologiche che dir si voglia).
I primi rappresentano la prima linea di terapia e fra di essi il
Methotrexate è in assoluto il farmaco più impiegato nella terapia dell'
artrite.
I
biotecnologici (al momento 9 possibili prodotti con diversi meccanismi di azione) vengono usati solo nei casi di mancata risposta alla terapia con
DMARDs tradizionali.
Accanto ai
DMARDs, vengono usati secondo necessità come terapia di supporto anche gli
antinfiammatori cortisonici e
non cortisonici.