Quali esami fare se si è inalato eternit?
Un mio amico, di 40 anni, non fumatore, lavorante nell'edilizia, è stato esposto, occasionalmente, all'inalazione di molta polvere di amianto (liberatesi a seguito dell'accidentale rottura di alcuni manufatti in eternit), in un cantiere edile confinato (soffitta). L'episodio è accaduto 4 anni fa. Allo stato attuale, lamenta raucedine, dolori e fastidi vari al torace (sensazione di pungolii e fitte). Gli esami eseguiti, radiografie e tac, non hanno rilevato nulla ed i vari pneumologi contattati non hanno riscontrato alcun problema nella funzionalità polmonare. Quali controlli potrebbe eseguire per monitorare il proprio stato di salute? I sintomi lamentati sono compatibili con gli esordi di una patologia seria (di carattere oncologico)?
Risposta
Buongiorno,
i soggetti esposti alla polvere di amianto (inalata e/o ingerita) sono più a rischio di varie patologie, non solo polmonari, fra cui le principali sono:
i soggetti esposti alla polvere di amianto (inalata e/o ingerita) sono più a rischio di varie patologie, non solo polmonari, fra cui le principali sono:
- placche e ispessimenti pleurici
- mesotelioma pleurico, pericardico, peritoneale, scrotale
- carcinoma polmonare
- asbestosi
- fibrosi polmonare
Finora, gli accertamenti sono stati negativi, ma per almeno 40 anni bisogna eseguire un monitoraggio con radiografia toracica e visita pneumologica, con una cadenza che stabilirà lo pneumologo di volta in volta.
Saluti
Dr. Antonio Giulio Piacenza
pneumologo
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