Gentile paziente,
nell'
ernia ombelicale l'indicazione all'intervento chirurgico è in relazione con la situazione clinica del paziente: in assenza di sintomi e se l'ernia è di dimensioni ridotte, è possibile seguire nel tempo il paziente e candidarlo ad intervento solo quando iniziano a comparire i primi disturbi (in genere
dolore locale).
Deve essere chiaro che l'unica terapia è quella chirurgica: riduzione in addome dell'ernia e riparazione della parete addominale mediante posizionamento di rete protesica (intervento tradizionale o laparoscopico).
In caso di sintomi, di ernia di dimensioni considerevoli, di sofferenza della cute sovrastante l'ernia (cute infiammata, cute sottile e violacea, cute ulcerata), è necessario programmare l'intervento chirurgico.
In caso di
strozzamento erniario (sofferenza vascolare acuta del viscere erniato), si impone l'intervento d'urgenza, che può rendere necessaria la resezione parziale del contenuto erniario (omento,
intestino).
Generalmente, le ernie associate ad un difetto della parete addominale (porta erniaria) ampio difficilmente vanno incontro a strozzamento, ma deve essere chiaro che nessun chirurgo può prevedere l'andamento clinico futuro di un'ernia anche se, all'atto della visita, si presenta asintomatica e di piccole dimensioni.
Il mio consiglio è quindi quello di sottoporti a
visita chirurgica e, successivamente, ad intervento in condizioni di elezione (assenza di urgenza), sulla base del parere dello specialista che ha effettuato la visita (anamnesi ed esame fisico).
Cordialità