Salve,
condivido pienamente il parere del collega chirurgo.
La gastroscopia (più precisamente esofago-gastro-duodenoscopia) è un esame invasivo, che, seppure in una minoranza di casi, può comportare delle lesioni a carico dei visceri attraversati dallo strumento (endoscopio) anche pericolose per la vita e tali da richiedere l'intervento chirurgico urgente.
Quindi è un esame che deve essere motivato da un sintomo o dalla presenza di reperti dubbi ottenuti con esami non invasivi.
Nel caso di tua figlia (giovane donna sana, con un pregresso intervento di plastica diaframmatica, in pieno benessere), non è giustificato un esame invasivo.
Se, nonostante l'assenza di sintomi, vogliamo comunque sapere se, ad anni di distanza dall'intervento, la riparazione del diaframma è rimasta stabile, senza la benché minima ernia recidiva, e se vogliamo nel contempo essere certi che non si verifichi reflusso gastroesofageo (sappi che i reflussi asintomatici sono comunque normali), l'esame più appropriato è l'Rx prime vie digerenti con mezzo di contrasto per os (bario): ci consente di sapere se ci sono ernie diaframmatiche e/o reflussi, eseguendo una lastra, mentre il paziente beve un mezzo di contrasto visibile ai raggi X nel suo passaggio attraverso cavità orale-esofago-stomaco-duodeno.
Cordialità