Se una donna di 93 anni ha una visione doppia, può utilizzare le lenti prismatiche per risolvere il problema?
Salve,
mia mamma ha quasi 93 anni e gode di una discreta salute ed è totalmente autonoma. L’unica cosa che le da “tormento” è una visione sdoppiata delle immagini. Tutto ciò che si trova a più di 1 -1,5 mt lo vede sdoppiato (a volte la trovo in piedi ad un metro dal televisore a vedere la sua “puntata” preferita), mentre se chiude 1 dei 2 occhi, la visione ritorna normale. Mia mamma è stata operata di cataratta qualche anno fa. Avevo già avviato dei controlli consigliati dall’oculista che non hanno però rilevato particolari patologie: visita neurologica, risonanza magnetica al cervello e tronco encefalico, ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, campo visivo, esami del sangue (anche tiroide) a controllo, lo specialista ha ritenuto solo di prescrivere delle vitamine per rinforzare il nervo ottico. Non ha ritenuto invece di prescrivere delle lenti prismatiche che, da quello che so, potrebbero risolvere il problema. La motivazione però mi lascia un po’ perplesso in quanto, secondo l’oculista, sarebbero costose e difficili da sopportare. Secondo il mio modesto parere, potrebbe valere la pena fare un tentativo. Se funzionasse, mia mamma potrebbe passare una serena vecchiaia, se no avrei buttato via solo un po’ di soldi. Escluderei interventi chirurgici per l’età avanzata. Vorrei chiederle cosa ne pensa circa l’utilizzo delle lenti prismatiche.
Grazie
mia mamma ha quasi 93 anni e gode di una discreta salute ed è totalmente autonoma. L’unica cosa che le da “tormento” è una visione sdoppiata delle immagini. Tutto ciò che si trova a più di 1 -1,5 mt lo vede sdoppiato (a volte la trovo in piedi ad un metro dal televisore a vedere la sua “puntata” preferita), mentre se chiude 1 dei 2 occhi, la visione ritorna normale. Mia mamma è stata operata di cataratta qualche anno fa. Avevo già avviato dei controlli consigliati dall’oculista che non hanno però rilevato particolari patologie: visita neurologica, risonanza magnetica al cervello e tronco encefalico, ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, campo visivo, esami del sangue (anche tiroide) a controllo, lo specialista ha ritenuto solo di prescrivere delle vitamine per rinforzare il nervo ottico. Non ha ritenuto invece di prescrivere delle lenti prismatiche che, da quello che so, potrebbero risolvere il problema. La motivazione però mi lascia un po’ perplesso in quanto, secondo l’oculista, sarebbero costose e difficili da sopportare. Secondo il mio modesto parere, potrebbe valere la pena fare un tentativo. Se funzionasse, mia mamma potrebbe passare una serena vecchiaia, se no avrei buttato via solo un po’ di soldi. Escluderei interventi chirurgici per l’età avanzata. Vorrei chiederle cosa ne pensa circa l’utilizzo delle lenti prismatiche.
Grazie
Risposta
Buonasera signora,
in qualità di ortottista e in relazione agli esami strumentali effettuati (tutti con esito negativo da quanto riporti), risulta fondamentale fare una prova prismatica e valutare, in base al tipo di diplopia (se fissa o non), se eventualmente ci sia la fattibilità per prescrivere un prisma.
Se c'è modo di ridurre o annullare il fastidio della visione doppia, vale la pena provare.
Visito presso Roma e provincia.
Saluti
in qualità di ortottista e in relazione agli esami strumentali effettuati (tutti con esito negativo da quanto riporti), risulta fondamentale fare una prova prismatica e valutare, in base al tipo di diplopia (se fissa o non), se eventualmente ci sia la fattibilità per prescrivere un prisma.
Se c'è modo di ridurre o annullare il fastidio della visione doppia, vale la pena provare.
Visito presso Roma e provincia.
Saluti
Dr. Simone Volpi
Risposte simili
Altre risposte di questo specialista
Vedi tutte
Occhiali con gradazione sbagliata: causano mal di testa?
Salve,mal di testa e difficoltà nella lettura possono essere legati ad un'ipercorrezione dell'occhiale (nel caso fossi miope). Il bruciore potrebbe essere legato ad...
Occhio pigro: si può correggere in età adulta?
Salve,l'ambliopia tendenzialmente va trattata in età plastica, non oltre i 7 anni di età.Ci sono vari studi ancora sperimentali che ritengono che si possa stimolare...